Sabato, 21 Dicembre 2024 12:58
L'applicazione della TARI sulle aree scoperte ha comportato dubbi applicativi fin dall’istituzionedel tributo, dovuti principalmente alle perplessità circa la sussistenza del presupposto impositivo (lapotenziale produzione di rifiuti) in relazione alla natura del cespite (l’area scoperta).Il Legislatore stabilisce che il presupposto applicativo della TARI è il possesso o la detenzione dilocali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti, specificando nella norma i casi estromessi dallatassazione: aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comunicondominiali di cui all’articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in viaesclusiva. Ne deriva che sono soggette alla TARI…
L’atto di accertamento tributario emesso dall’Ente Impositore competente deve essere portato aconoscenza del contribuente. Ai sensi dell’art. 21 bis L. n. 241/1990, applicabile agli atti tributari inquanto atti amministrativi, il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquistaefficacia, nei confronti di ciascun destinatario, con la comunicazione allo stesso effettuata.Nel caso degli atti tributari detta comunicazione è svolta, ordinariamente, mediante il procedimentodi notifica.La notificazione non è soltanto il modo in cui tale atto viene portato a conoscenza del destinatario,ma la modalità con cui l’avviso di accertamento viene ad esistenza: l’atto d’imposizione, in tantoesiste, ed esplica effetti, in quanto sia notificato.La notifica…
Il 4 ottobre 2024 sono entrate in vigore le Disposizioni Nazionali Complementari al CodiceDoganale dell’Unione, introdotte dal Decreto Legislativo 26 settembre 2024, n. 141, pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale n. 232 del 3 ottobre 2024.Il Decreto Legislativo 141/2024 ha dato attuazione alla Legge Delega n. 111 del 9 agosto 2023(Delega al Governo per la riforma fiscale) con la quale il Governo è stato delegato ad emanare,anche in materia doganale, uno o più decreti legislativi.Il testo abroga e sostituisce il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale(TULD), approvato con il DPR 23 gennaio 1973, n. 43 e numerose altre leggi speciali, come…
L’attività sanzionatoria costituisce espressione del potere punitivo dell’Amministrazione Finanziaria, che viene esercitato in occasione della violazione di una norma tributaria. Per garantire l’effettività e l’effettiva applicazione delle norme tributarie e degli obblighi giuridici in esse contenuti, l’ordinamento deve contemplare un presidio sanzionatorio, in grado di dissuadere la realizzazione di condotte contrarie ai suddetti obblighi. L’ordinamento prevede due modelli di reazioni sanzionatorie: le sanzioni amministrative e quelle penali: (quest’ultime riservate in realtà a soli taluni comparti impositivi), graduate in ragione della gravità delle condotte sanzionate. In caso di violazioni plurime della normativa tributaria, la reazione sanzionatoria può intraprendere due soluzioni: il…
La medesima vicenda fiscale può essere oggetto, contestualmente, di un procedimento penale e di un procedimento amministrativo, ossia di un accertamento di imposta, destinato a sfociare in processo tributario. Al netto del principio di specialità, per cui le sanzioni amministrative comunque irrogate non possono essere riscosse in pendenza del processo penale (art. 21 d.lgs n. 74/2000), vi è da considerare il rapporto tra il procedimento per l’accertamento delle imposte e quello penale, di accertamento dei reati. La fattispecie concreta, che rileva ai fini di entrambi i procedimenti, è essenzialmente la medesima: l’evasione di imposta. Ebbene, la regola che informa i…

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