“Castigat ridendo mores, correggere i costumi ridendo” Già nel XVII secolo il letterato frencese Jean de Santeuil, salutando con questa frase un irriverente Arlecchino, che in Francia sbeffeggiava i costumi dell’epoca, determinava il concetto di satira. Anche la recente definizione con cui la Corte di Cassazione ha voluto specificare giuridicamente lo stesso concetto, prende le mosse dal pensiero del letterato francese, sottolineando che il compito della satira è quello di “indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, uno scopo finale di carattere etico, correttivo verso il bene”. Tutti d’accordo, da Jean de Santeuil…