Lunedì, 25 Novembre 2024 16:40

C’era una volta la società Faxista

Pubblicato in News

"Amarcord"! Sì, certo che mi ricordo di quegli anni ruggenti del 1992 e più ancora del 1994, quando la semplice minaccia di dimissioni del pool di Mani Pulite fece fare al governo Berlusconi una repentina marcia indietro sul decreto Biondi, gentilmente denominato "salvaladri", in cui si aboliva la custodia cautelare, allora mantenuta soltanto in previsione di reati gravissimi (omicidio e crimine organizzato). Con quel provvedimento, si intendevano evitare gli innumerevoli casi di.. "manette d'argento" (il 17 febbraio scorso si è, infatti, celebrato il venticinquennale di Mani Pulite), che colpirono molte persone incensurate le cui accuse caddero ancora prima del rinvio a giudizio, rovinando comunque la reputazione di non pochi uomini pubblici. In quel fatico '92, mi trovai a scrivere un saggio sulla società "faxista" dell'epoca, in cui analizzavo l'impatto straordinario che avevano avuto decine di migliaia di testimonianze inviate, per l'appunto, via fax, da persone assolutamente comuni all'indirizzo di politici di governo e parlamentari, per offrire un sostegno documentale e popolare alle iniziative di Mani Pulite". Dopo un quarto di secolo, a che punto siamo? Regrediti. Alla grande, peraltro, stando alle statistiche di quanto pesa la corruzione in rapporto al Pil. Del resto, difficile sbagliare: si veda qual è stata la crescita da allora del deficit pubblico e si faccia un rapido conto dei valori assoluti in gioco, ragionando sul fatto che il tasso di corruzione in Italia è circa direttamente proporzionale ai flussi di spesa pubblica, per appalti e assistenza sanitaria. Tra l'altro, fa notare Torquemada Davigo nel suo ultimo libro, la statistica italiana di coloro che sono finiti in galera per corruzione è inferiore ai numeri della Finlandia, Paese virtuosissimo in materia di legalità!

Ma c'è un "ma" fortemente peggiorativo. E mi spiego ricorrendo alla parabola evangelica di Primo Greganti. Per molti di voi giovani, forse, un "quisque de populo". Invece, un eroe per vecchi lupi di mare come Occhetto e D'Alema. Greganti aveva le chiavi delle casseforti di Pci/Pds e, quindi, conosceva bene le fonti occulte di finanziamento dei comunisti storici, che non hanno mai mangiato bambini ma macinato rubli e dollari questo sì. Il nostro uomo si fece la galera senza fiatare. Compagno omertoso per ideologia e fede politica sino in fondo, dunque. Tanto più che tutti gli altri suoi pari del Psi e della Dc avevano cantato alla grande nel confessionale dipietrino. Di quell'epoca rimase scolpito a fuoco il discorso nudo e crudo di Craxi in Parlamento, del "così fan tutti" e, suvvia, non fate le verginelle! Si noti che, allora, le famose "bustarelle" transitavano e venivano, in un certo, autorizzate dalle tre grandi.. "Chiese" per finire nelle casse dei relativi Partiti, mentre oggi invece gli enormi flussi corruttivi di denaro pubblico vengono dispersi in una miriade di rivoli, sia individuali che gestiti da ristretti clan locali. Quindi, per un aggiornamento dei metodi del pool milanese del 1992 occorrerebbe moltiplicare per cento, anzi per mille lo spazio disponibile nelle patrie galere. Ma, nessun miglioramento, anzi un vero disastro, ha fatto seguito alla subito tramontata democrazia dal basso, adombrata allora dalla società faxista. L'era dei social, di twitter e di facebook ha ribattezzato in opinionisti e leaderini centinaia di milioni di persone, alzando senza limiti il livello di litigiosità, di "faking-news", di settarietà, di prassi diffamatorie e calunniose sostanzialmente impunibili, grazie a "trolls", falsi profili e similaria. Oggi, per di più, anche i responsabili di governo (tra gli altri: Renzi, Trump, Papa Francesco) propalano i loro programmi e proclami nello spazio famoso dei 140 caratteri, raggiungendo molti milioni di followers in modo da dialogare direttamente con il famoso "popolo". Che, però, anche così non decide un bel nulla se non si convoca da solo in piazza, come in Romania e in Turchia. Società fluida, dicono.. ma tacciono sulla qualità e la composizione del.. fluido. E, voi, ce l'avreste il nome giusto per questo?

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