Nelle ultime ore sono molte le notizie provenienti della stampa del Caucaso riguardanti la nomina del maddalonese Domenico Letizia ad Ambasciatore della Pace, come unico italiano, per la "Piattaforma Armena Azerbaigiana per la Pace". Oltre Letizia, sono stati nomitati come Ambasciatori della Pace attivisti ed intellettuali di varie nazioni: della Moldova, dell'Ucraina, del Belgio, della Polonia, della Serbia e della Lettonia. In tutto dovrebbero essere sette personalità di varie nazionalità. Scopo della Piattaforma è quello di avviare, in ogni paese rappresentato, iniziative, idee di pace nel quadro dei principi e delle norme riconosciute dal diritto internazionale per la soluzione del conflitto del Karabakh. Gli "Ambasciatori di Pace" hanno i seguenti diritti e doveri: "Rappresentano e parlano per conto della "Piattaforma per la pace tra l'Armenia e l'Azerbaigian", nei paesi in cui vivono"; "Organizzano tutti i tipi di attività per conto della Piattaforma per la pace"; "Informano la comunità mondiale sull'importanza di una soluzione pacifica del conflitto del Nagorno karabakh"; "Si coordinano con il Segretariato della Piattaforma per la pace per l'organizzazione di iniziative". Letizia Domenico, pubblicista, saggista, Political Analyst, componente del Consiglio direttivo della ONG "Nessuno tocchi Caino" e del Comitato Centrale della "Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo" è esperto di Caucaso e in particolare di Azerbaigian. Invitato dal governo dell'Azerbaigian è stato ospite dei lavori del Forum Internazionale Umanitario di Baku nel settembre 2016, ha avuto modo di incontrare e intevistare il “sindaco in esilio” della città di Shusha, Baryaram Safarov e di visitare un campo di “sfollati interni” a qualche decina di chilometri dalla capitale azera, Baku. La notizia della nomina potrebbe innescare l'avvio di una serie di iniziative e relazioni internazionali anche nella città di Maddaloni.