Giovedì, 28 Novembre 2024 07:41

Salute: Piastrinopenia, una patologia che pregiudica la capacità coagulativa

Pubblicato in Salute

La piastrinopenia definisce il riscontro di piastrine circolanti in numero inferiore a 150.000 unità per mm3 di sangue, rilevato all'esame emocromocitometrico effettuato con almeno due diversi anticoagulanti; delinea, dunque, un parametro indicativo della capacità coagulativa ematica (la quantità definita "normale" (o fisiologica) di piastrine nel sangue si aggira, in genere, tra le 150.000 e le 400.000 unità per mm3). La piastrinopenia, come intuibile, è quindi strettamente correlata alla sindrome emorragica piastrinica, che può manifestarsi in forme ed entità diverse in base al soggetto ed ai valori di piastrine circolanti nel sangue: chiaramente, aggravandosi l'una, si avranno ripercussioni anche sul quadro sintomatologico del paziente. In caso di patologia severa, l'emorragia può verificarsi con ecchimosi (laddove ci fossero traumi), epistassi (sangue da naso), emorragie gastrointestinali e/o urinarie e menorragie. In casi estremi, può essere causa di emorragie cerebrali. Lo studio eziologico risulta abbastanza articolato, poiché molteplici e svariate sono le cause scatenanti; è bene, però, evidenziare che ogni organismo reagisca in maniera diversa, anche, e soprattutto, in base alla sua storia clinica ed allo stato di salute. In primis vanno menzionate le piastrinopenie legate ad una marcata riduzione nella produzione dei precursori delle piastrine, i megacariociti: ciò è correlato, generalmente,a patologie gravi (carcinomi, leucemie ecc), in cui le cellule malate si infiltrano nel midollo osseo. Persino la carenza di vitamina B12 e B9 (acido folico) o sindromi rare (es. anomalia di May- Hegglin), correlate ad infezioni frequenti, anemia megaloblastica ed eczema possono concorrere ad alterare la concentrazione piastrinica ematica. Le cause quindi possono essere molteplici e di diversa entità. In presenza di patologia severa, quindi, è necessario intervenire mediante terapia farmacologica e/o trasfusioni: l'approccio terapeutico - è bene ricordarlo - va intrapreso solo dopo aver identificato la causa scatenante. La piastrinopenia potrebbe, anche, dipendere dalla somministrazione di alcune specialità farmacologiche: in questo caso, la prima misura da considerare è la sospensione del farmaco ed, eventualmente, la sua sostituzione con un altro.