Il fenomeno dell'astensionismo è il fenomeno più osservato nella corsa alle urne, che negli ultimi anni in Italia ha toccato la soglia del 40%, ma si osservano dati preoccupanti anche in Francia che nelle ultime legislative ha registato il 50,2% di astenuti , e negli Stati Uniti e facendo uno screening di approfondimento degli ultimi dati vedremo che la situazione non differisce poi tanto in altre parti del mondo. Nell'ultimo ventennio infatti l'omologazione già fortemente favorita dalla globalizzazione ha subìto una forte crescita, rendendo di fatto più plateale questo fenomeno. Dalla comparsa sui notiziari mondiali del terrorismo all'avvento dell'ISIS sembra che la situazione stia maggiormente peggiorando col risultato di popoli brontoloni che dissentono da questo o quel provvedimento legislativo o riforma, ma di fatto disinteressandosi quando è il momento di andare alle urne, lasciando d il via libera al governo di maggioranze farlocche con dati falsati che non vedono la partecipazione di tutti i substrati sociali alle elezioni. Vero è che di legislative in Italia negli ultimi anni non ce ne sono state, ma nemmeno a livello regionale o referendaria la situazione è mutata. Le radici del fenomeno non sono più ascrivibili ad un'informazione carente, e nemmeno ad un benessere di fondo della popolazione, bensì ad una distrazione generale di quelle che sono le cose veramente importanti del vivere civile, ad una mollezza del costume che è andata sempre di più debosciandosi in favore delle chiacchiere da bar e delle lamentele sterili, senza alcun risultato.