Giovedì, 21 Novembre 2024 23:24

Italia: legge elettorale, ius soli, manovre economiche che aggravano le condizioni già drammatiche della popolazione

Pubblicato in Politica

 

Era il 6 Aprile di quest’anno quando l’Amministratore Delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini ha esordito in commissione Finanze alla Camera, dichiarando che ben 21 milioni di contribuenti avevano debiti con Equitalia.

Molto più di un terzo dell’intera popolazione di Italiani sono considerati Evasori a torto o a ragione per non aver pagato piccoli o grandi importi, e se escludiamo dal conteggio complessivo gli anziani, i bambini, gli studenti, poveri ed i disoccupati in attesa di prima occupazione, probabilmente superiamo di gran lunga la soglia del 50% dell’intera popolazione Italiana fiscalmente censita.

Dati allarmanti, che se da un lato evidenziano il grande buco di evasione cui lo Stato italiano deve gestire, dall’altro dovrebbe far riflettere i nostri Governanti sul fatto che una percentuale di evasori così elevata non può essere dovuta solo al dolo, ma certamente da fattori di impossibilità materiale nel poter pagare tasse e tributi, forse esageratamente dovuti ed imposti con logiche più da esproprio che da razionali possibilità per il contribuente.

Ricordiamo che l’articolo 53 della Costituzione Italiana recita: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese dello Stato in funzione della propria capacità contributiva.

Ma eravamo in prossimità di scadenza della presentazione di una forma di salvacondotto per sistemare la posizione debitoria con il fisco, denominata “ Rottamazione dei Ruoli” fortemente voluta dal Governo in carica e che ha come fine il racimolare quanto più possibile dei crediti, anche a costo di costringere di fatto il contribuente a accettare definitivamente il debito, spesso anche quello non più dovuto perché prescritto o non correttamente notificato, in cambio di una inconsistente rateizzazione, per di più salvo approvazione di cui si saprà l’esito nella seconda metà di giugno.

Siamo quindi a Giugno, in prossimità della scadenza dell’accettazione della “Rottamazione dei Ruoli” e con l’approssimarsi della scadenza della prima rata, rata sostanziosa che incide drammaticamente sul bilancio già abbondantemente gravato di aziende e cittadini, che si aggiunge alle immediate e prossime scadenze fiscali e tributarie che hanno di fatto stravolto l’articolo 53 della Costituzione.

La trasformazione occulta è: tutti concorrono alle spese dello stato in funzione dell’esigenza dello Stato a prescindere la capacità contributiva.

Cosa accadrà dal momento in cui tantissime aziende hanno chiuso o sono fallite o sono in procinto di chiudere o fallire per indebitamento ed in particolar modo le piccole e medie imprese?

Cosa accadrà a tutti quei dipendenti che si sono visti recapitare la “ Raccomandata “ di licenziamento con la totale perdita dello stipendio?

Non più centinaia, non più migliaia, ma milioni di Italiani si vedranno recapitare lettere di recupero crediti, sfratti esecutivi, pignoramenti di case, beni , conti correnti e quant’altro, anche perché da un lato il Governo ha semplificato gli accessi ad i conti correnti, chiudendo Equitalia che non poteva accedere direttamente trasferendo il compito di riscossione all’Agenzia delle Entrate, che è invece autorizzata e conosce i conti di ogni singolo contribuente.

Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito ad una crescita vertiginosa di suicidi di imprenditori e lavoratori che oppressi dai debiti non riuscendo a trovare conforto e soluzioni, cadendo in forte stato di depressione si sono tolti la vita, spesso addirittura nei loro luoghi di lavoro, quei luoghi che hanno amato, che hanno visto crescere e che la efferata follia di un sistema tributario oppressivo asfissiante e disastroso messo a punto da burocrati dotti in economia irreale e utopica ha reso fallimentare.

Suicidi, che sarebbe più corretto definire omicidi, debitamente occultati o omessi dai media per evitare sconforto o insurrezioni, dal momento che il problema è più diffuso di quanto si possa pensare, ma che solo note locali e piccoli giornali osano riportare come notizie di cronaca.

Migliaia di persone che hanno oltrepassato la soglia di povertà e che oramai non vengono più considerate.

Ma con l’imminenza delle varie scadenze e l’arrivo delle varie imposte, dovute, è presumibile un aumento esponenziale di suicidi, di cui tanti, troppi prevedibili.

Come può un padre dire alla propria moglie ed a i propri figli….da oggi tutto ciò che avevamo non esiste più?

Come può sentirsi quell’imprenditore o quel lavoratore che per colpa di leggi perverse e opprimenti, schiavizzanti ed ossessive devono vedersi sottrarre il frutto del loro sudato lavoro e per di più devono sentirsi colpevoli al cospetto della società che sicuramente non gli appartiene?

Ecco perché, con il sommo augurio di sbagliarci, presumiamo nei prossimi mesi una forte ondata di suicidi.

E’ sconfortante assistere che i Nostri Parlamentari, i nostri Governanti, affetti da “Normofobia”, occupano gli scranni per discutere di leggi elettorali, ius soli, vaccinazioni obbligatorie, o promulgare leggi e norme su come prelevare ulteriormente soldi dalle tasche degli Italiani.

E’ distruttivo assistere come tutti i media si concentrino a divulgare e promuovere dibattiti tra soli politici e giornalisti, rigidamente selezionati, su temi cui gli italiani non sono interessati perché afflitti da gravissimi problemi di sussistenza, sopravvivenza, dignità, lavoro, e salute e senza nessuna possibilità di intervento per il cittadino.

Che valore ha parlare delle elezioni estere o discutere su chi ha tradito su un accordo per la legge elettorale, legge che andrebbe fatta per tempo e non in prossimità del voto e da chi ha solo la volontà e l’interesse di essere eletto?

Il popolo Italiano oggi si sente schiavo, oppresso e sottomesso da norme che sembrano avere origine dal peggio di ciò che è stato il comunismo statalista vessatorio e burocrate che ha portato grandi Stati a doversi riformare.

Sarebbe opportuno che la politica decidesse di agire su riforme serie dando la priorità alle riforme fiscali, senza la quale ogni altra riforma vedrebbe drammaticamente l’impraticabilità.

Bisogna dire basta con urgenza a questo stato di fatto, dare dei segnali positivi e concreti, prima che avvenga questa presumibile ondata di suicidi o di qualche altra cosa di assai grave che anche gli insensibili percepiscono nell’aria.

Mentre l’Europa cresce, l’Italia MUORE.

 

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