Starsene seduti a contemplare sterilmente l'arte fuoriuscita dall'estro di pittori e musicisti che hanno segnato il tempo è una consuetudine troppo attraente per scongiurare pigrizia e banalità. Decantare il talento di icone di un passato ancora vivido che probabilmente non tramonterà mai è impresa comoda e allettante, soprattutto rispetto all'incomparabilità di opere che nessuno sarebbe in grado di concepire e riprodurre minimamente. Quel che risulta più arduo e difficile è, invece trarre ispirazioni prolifiche e creative dai geni di ieri per dare luogo a nuovi ed entusiasmanti progetti che rendano più interessanti le strade da percorrere domani. Era il messaggio sottile e dissacrante del film "La Grande Bellezza" magistralmente interpretato dall'attore casertano Tony Servillo che tuona ancora oggi nella coscienza di ciascuno di noi senza tregua. Ma è pur vero che, nonostante tutto, oggi c'è ancora chi osa spingersi oltre le celebrazioni scontate e percorrere "Na Strada Nova". E' questo il titolo dell'album ed il messaggio della "Sciò Live Band", un noto gruppo di origini pugliesi che gravita da alcuni decenni intorno ai musicisti della formazione originaria del compianto Pino Daniele, offrendo significativi contributi. Non è necessario essere dei critici musicali per spiegare i contenuti dell'album in questione, estremamente interessante per chiunque abbia seguito attentamente l'evolversi delle tentacolari influenze della cultura partenopea nel tempo e nello spazio. Il brano che dà il titolo all'album è un sontuoso ed orecchiabile omaggio colmo di "passione meridionale" e affettuosa riconoscenza al maestro Pino Daniele. Oltre alla tensione emotiva evocata da testi e gradevoli armonie, l'acustica del brano, del quale spicca un suggestivo videoclip sulla rete, è impreziosita dalle caleidoscopiche percussioni dell' inossidabile Tony Esposito, intervenuto peraltro anche in altri pezzi. I brani successivi, pur essendo rivisitazioni di alcuni vibranti successi di Pino Daniele sono a dir poco sorprendenti per il tocco interpretativo proposto, estremamente personale ed innovativo. Si tratta di un fantasioso ritocco che non stravolge affatto gli originali brani dell’artista napoletano scomparso, ma li reinventa di sana pianta mostrandone tutta la duttile versatilità sonora. Ecco che "Yes i know my way" si tramuta per magia in una digressione originale e raffinata speziata di intermittenti influenze a base di contemporary jazz, new age e fusion alla Pat Metheney. La musicalità di alcune poesie scritte da Pino Daniele prende corpo anche in altri brani con sfumature e tonalità a dir poco singolari, debordanti di spunti di riflessione e inediti itinerari da scoprire. "Na strada nova" è un album che si lascia ascoltare ed apprezzare immediatamente per la sua attitudine a coniugare Tradizione e Innovazione in un'accezione musicale più ampia e accessibile alle contaminazioni limitrofe. Dal disco traspare senz'altro instancabile lavorio e tangibile esperienza professionale sapientemente declinata attraverso emozioni inattese e dinamiche reminescenze. L' encomiabile audacia artistica trasudante dal disco è scandita dalle avvolgenti tastiere di Lino Pariota e Max Voccoli e dai pregevoli apporti di Filippo De Salvo (basso), Nico Vignola (chitarra), Miki Genualdo (batteria), Giuseppe Sabatelli (sax), Francesco Lorusso (percussioni) e Vincenzo Scrimieri (voce). "Na strada nova", dunque, è un album curato e proteso al futuro, realizzato avvalendosi inoltre di importanti collaborazioni con Juan Carlos Abelo Zamora (armonica), Felipe Lucky (percussioni) e Wakeup Gospel Project. Vincenzo Scrimieri, voce e portavoce della band promette cordialmente di seguitare a percorrere la "Strada Nova" appena intrapresa e di impegnarsi a coglierne virali ispirazioni e suggerimenti vitali. E noi gli crediamo sinceramente perché i traguardi più ambiti spettano solo a chi non smette mai di cercare e custodisce con cura le proprie radici.