Sabato, 23 Novembre 2024 16:05

Immigrazione, invasione o tratta di esseri umani?

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Siamo in estate e non passa giorno che non arrivino barconi carichi di migranti o clandestini, secondo come ciascuno di noi intende considerarli. A prescindere dalla terminologia, suggerita o imposta sia dalla propria coscienza sia dalle leggi dello stato, il numero degli arrivi è veramente rilevante, siamo addirittura a circa 2500/3000 al giorno. Non a caso le nostre navi militari fanno da spola dalle vicinanze delle coste libiche , appena oltre le 20 miglia marine caricando uomini, donne e bambini, da barconi fatiscenti ed evitando così una traversata che spesso si traduce in un viaggio che per molti diventa l’ultimo viaggio. Non di rado si registriamo affondamenti di barconi stracarichi di esseri umani poichè basta un nulla e questi si rovesciano costituendo così delle vere e proprie stragi del mare. Piccole migrazioni sono sempre avvenute nel mediterraneo, così come ne mondo, tuttavia oggi i numeri sono talmente elevati che spesso si parla di vero e proprio esodo. Ma si tratta di esodo, di invasione o di tratta esseri umani per alimentare il mercato della prostituzione, della pedofilia o in maniera più aberrante, il traffico di organi, specie con i bambini? Domande di cui difficilmente si può rispondere in maniera certa anche perché non si riesce ad avere un preciso monitoraggio degli esseri umani che arrivano nei nostri porti e che subito dopo lo sbarco non vengono identificati e dopo un po’ svaniscono dai centri accoglienza predisposti, in quanto i posti a disposizione sono di gran lunga insufficienti. Che fine hanno fatto le oltre 120 mila persone che nel 2015 sono sbarcate in Italia? Poche centinaia sono riusciti ad oltrepassare i confini e spostarsi negli stati vicini, di tanti si sa poco o nulla specie di alcune categorie di persone. Ad Esempio, sono arrivati circa 24.000 bambini senza genitori o accompagnatori di cui si sono perdute completamente ogni traccia. Arrivi che sembrano ad ondate, quasi come se vi fossero delle precise richieste, o come se una regia ricevesse precise… ordinazioni. Alcune volte donne, altre volte bambini, altre volte uomini, insomma non di sicuro persone che fuggono da guerre o oppressioni varie. Di sicuro il primo business è di quelle organizzazioni malavitose che preparano queste traversate in maniera pianificata utilizzano dei barconi dove fanno salire un numero inverosimile di persone che poi accompagnano a poche miglia dalle coste lanciando degli SOS in modo che le navi predisposte dal Governo Italiano possano intercettarle, avendo anche avuto fornita la posizione, e andare a prelevare questi Disperati. E’ una volta giunti in Italia che si completa il cerchio, non potendo essere identificati perché privi di passaporto o di ogni tipo di documenti, vengono raccolti nei centri di Prima accoglienza, per poi dopo alcuni giorni, si allontanano e non fanno più ritorno facendo perdere ogni traccia. Molti trovano sistemazioni attraverso organizzazioni clandestine molto diffuse su tutto il territorio nazionale, per svolgere dei lavori pesanti, spesso nei campi, in assoluta clandestinità e con salari bassissimi, dando vita a quello che è meglio conosciuto come il fenomeno del Caporalato. Alle donne ed i bambini è riservato il trattamento forse peggiore, prostituzione e pedofilia. Basta fare un giro per le principali città Italiane e, non possiamo fare a meno di notare le numerosissime ragazze, sul ciglio della strada a prostituirsi per nulla intimoriti dalla presenza delle Forze dell’Ordine che per mille motivi sono costrette a ignorare la loro presenza. Ma ciò che ancor di più deve preoccuparci sono tutti quei bambini di cui non sapremo mai più nulla, fin quando non troveremo, se li troveremo, i miseri resti. Il traffico di organi è uno dei traffici più orrendi ma drammaticamente più redditizi. Difficilmente si parla di questi orrende situazioni, quasi a voler nascondere una realtà che non solo esiste, ma è addirittura in fiorente e redditizia espansione.

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