Fermo: morte di un nigeriano, ingiustificata ed incomprensibile presa di posizione di alti rappresentanti delle Istituzioni

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Quello che è accaduto a Fermo, simpatica cittadina delle Marche, ha dell’incredibile e dimostra quanto dei politici poco accorti e forse un po’ arroganti abbiano stravolto la vita di una persona condizionando di fatto delle scelte che dovrebbero spettare solo alla Magistratura e dopo attente valutazioni. Questa estate il 6 Luglio è morto Emmanuel Chidi Namdi a causa di un pugno non certamente ben assestato ma capace di far perdere l’equilibrio a in presenza della compagna e dopo alcuni giorni di coma. Le indagini sono state immediatamente avviate dalla Magistratura per accertare le cause ed incriminare i colpevoli. Tuttavia, a causa delle dichiarazioni, non proprio reali, rese dalla compagna Chimiary, anch’essa nigeriana come l’ucciso e dalle dichiarazioni di Don Vicio Albanese, della comunità di Capodarco dove risiedevano i due da quando giunti in Italia come immigrati, senza tener conto delle indagini in corso, ma solo attraverso le dichiarazioni, veniva incolpato di omicidio Amedeo Mancini con l’aggravante di razzismo, xenofobia, e violenza. Accuse pesanti che hanno visto intervenire da Roma, recandosi personalmente a Fermo e proporre addirittura un “ Summit” in Prefettura, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, spinto dal Premier Matteo Renzi che aveva sentito il Prelato don Vicio Albanese. Si è avuta addirittura la mobilitazione della Presidente della Camera, On. Laura Boldrini e del Ministro dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, oltre che la Parlamentare Europeo Cecile Kyenge, con relativa partecipazione ad i funerali, trasformandoli di fatto in funerali di Stato. Peccato però che ben 5 testimoni e gli esami medici sul Mancini e gli esami autoptici dimostravano inequivocabilmente che i fatti raccontati erano completamente diversi. La donna, asseriva che il Mancini l’aveva insultato, fatto probabilmente vero, e che poi lo stesso aveva aggredita sia lei che al Namdi servendosi addirittura di un paletto stradale. I fatti descritti dai testimoni e supportati dai test medici e dall’autopsia, dimostravano invece che il Namdi aggrediva il Mancini mentre la Signora lo colpiva con il paletto. Il Mancini quindi sferrava un pugno, rivelatosi poi fatale non per la violenza ma perché aveva fatto perdere l’equilibrio e fatto sbattere la testa sul marciapiede . Insomma quello che doveva essere un assassinio con tutte le aggravanti del caso, si rilevava come una probabile legittima difesa. Certo rimane sicuramente il reato di ingiuria, visto la probabile offesa fatta dal Mancini, ma quasi certamente decade l’accusa di omicidio e decadono certamente le aggravanti. Tuttavia non si vuole entrare nel giudizio del fatto, che ovviamente spetta al lavoro degli inquirenti e della Magistratura a cui si pone la massima fiducia, ma si desidera sollevare una gravissima ingerenza della politica, da interpretare sia sotto il profilo populistico che sotto il profilo ideologico, alterando di fatto la realtà con gravissime ripercussioni. L’’intervento del Premier Matteo Renzi, su sollecitazione del Prelato Don Vicio Albanese, è certamente l’inizio di una lunga serie di errori, cui segue l’Intervento spropositato del Ministro degli Interni Angelino Alfano il quale, probabilmente, senza conoscere i fatti e le indagini in corso, cosa cui ci viene difficile credere essendo Ministro degli Interni, Ordina un “ summit” in prefettura a Fermo cui partecipa personalmente. Ancor di più L’intervento e la partecipazione ad i funerali del Ministro per i Rapporti del Parlamento, Maria Elena Boschi e del Presidente della Camera Laura Boldrini oltre che alla parlamentare Europea Cecile Kyenge . Non si vuole certamente pensare che si tratti di un maldestro tentativo di strumentalizzazione di un fatto di cronaca, anche se dolorosamente drammatico visto l’esito funereo , per affermare un principio Ideologico/politico che caratterizza questo Governo e la sua maggioranza. Tuttavia, anche a distanza di tempo, non si è avuta nessuna spiegazione plausibile da parte dei su detti Politici, Alti Rappresentanti delle Istituzioni. Di contro è idea popolare che l’effetto di questa pericolosa ingerenza e stata quella che ancora oggi a distanza di tempo il Sig. Mancini è a gli arresti, e questo provoca nell’opinione pubblica forti tensioni e mancanza di fiducia nelle Istituzioni . Ricordiamo che già vi erano state proteste, anche in Senato con il Senatore Giovanardi e Quagliariello, per la incresciosa vicenda. Un Governo e tutti i Parlamentari dovrebbero essere al di sopra delle parti, intervenendo solo se i fatti sono certi.

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