Venerdì, 22 Novembre 2024 19:14

Ashlam El Brinis, una Miss senza velo

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Una silhouette alta circa 1,75 cm, una pelle ambrata, occhi da cerbiatta color marrone, capelli lunghi di un castano intenso: ecco come si è presentata Ashlam El Brinis sotto i riflettori di Miss Italia 2015, il concorso di bellezza nazionale più anelato tra le giovanissime, riuscendo a qualificarsi tra le prime 33 finaliste.

Giovanissima, ha da poco compiuto 20 anni il 25 luglio scorso, decide di voler raggiungere un sogno: quello di diventare una Miss, un sogno che anela dall'età di 6 anni, da quando fin da piccina osservava in televisione le aspiranti Miss sfilare sulla passerella e cercando di  immedesimarsi in quel mondo con la fantasia, tipica di quell'età. La fantasia negli anni ha ceduto il passo alla realtà, al coraggio e alla voglia di mettersi in gioco, ed è così che Ashlam El Brinis sale su quella passerella, che ha sempre visto tramite un freddo schermo televisivo, mentre adesso per lei è così vicina da potervi muovere con eleganza i primi passi, non per nulla ha ottenuto la fascia di Miss Eleganza Friuli Venezia Giulia che le ha permesso di vedersi aperte le porte del concorso nazionale. 

Ashlam nasce a Padova da genitori di origine marocchina ed è musulmana. Tanto è bastato per poter gettare degli sputi d'inchiostro su quel sogno tanto ambito dalla ragazza, tanto è bastato per far oscurare la sua bellezza, scalzata così delle forti polemiche.

“La Miss di pelle nera” così è stata soprannominata da chi ha ritenuto che la giovane non possedesse i requisiti per accedere al concorso, nonostante i suoi genitori vivano nel Veneto da ormai più di venti anni, inoltre non è stata risparmiata neanche dagli attacchi e dalle minacce  da parte di chi ritiene che la ragazza sia andata contro gli insegnamenti di Maometto, disonorando la stessa religione d'appartenenza nel decidere di mostrarsi davanti a milioni di persone in tutta la sua bellezza senza indossare il velo e sfidando dunque apertamente l'Islam.

In realtà nonostante la famiglia sia musulmana,  la ragazza non è praticante anzi è sempre stata guidata dai valori occidentali, si è diplomata, infatti, al linguistico di Camposampiero e adesso convive a Montebelluna con il fidanzato Cristian.

Ashlam  nonostante le crude e pungenti parole ricevute sui social continua a mostrare il suo splendido sorriso, affermando di non voler sfidare assolutamente  la cultura  islamica, come ha tenuto a precisare di fronte a una domanda dei giurati. << Ognuno è libero di scegliere e vivere la religione a modo proprio. -spiega Ashlam- Sono consapevole che ci sono persone ancora conservatrici che potrebbero pensare che è sbagliato quello che faccio. Ma sinceramente non mi interessa, perché ho l'appoggio della mia famiglia e questo mi basta >>.

Ed è proprio grazie alle persone che la circondano che la ragazza ha deciso di proseguire a testa alta quella passerella, senza mai abbassare lo sguardo. Una passerella incoraggiata anche e soprattutto dalla nonna  Halima, che vive a Rabat, ma che nonostante ciò segue la nipote in ogni attimo della sua vita,  << L'Islam è nei nostri cuori, non nei vestiti >>, le ha commentato tramite il social facebook.

Parole che possono evocare una similitudine con il pensiero agostiniano nella tradizione cristiana “Credo ut intelligam , intelligo ut credam”, ossia solo chi ha la fede può applicare la ragione fino in fondo , nel migliore dei modi , ed è solo con la ragione che si può comprendere l' atto di fede : come se la ragione illuminasse la fede. Un pensiero che può, ma soprattutto deve, trovare un punto di fioritura anche in una società moderna come la nostra, una società che è sì progredita negli anni grazie alle scoperte scientifiche e tecnologiche ma che ha bisogno di aprire le porte anche a una innovazione culturale e intellettuale.

 

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