Villains: così si chiama l'ultimo prodotto delle reginette dello stoner-rock capitanate da Josh Homme, la cui uscita è stata anticipata da due singoli "The Evil has landed" e "The way you used to do"che forse da soli non lasciano presagire l'influenza che Mark Ronson ( produttore per Amy Winehouse, Lady Gaga, Britney Spears) ha operato sul sound della band che risulta ancora più smussato rispetto al precedente "…Like Clockwork", già anch'esso più morbido dei precedenti lavori. Alte aspettative in questi mesi sull'uscita dell'album, alimentate dagli interventi video di Josh Homme e dei suoi (Troy Van Leeuwen - chitarra, tastiere Michael Shuman - basso, Dean Fertita - tastiere, chitarra, Jon Theodore - batteria) che stavolta non si sono avvalsi di collaborazioni. Un disco le cui sonorità risultano ben lontano da lavori come "The song for the deaf" e che sembra destinato a dividere il pubblico a metà tra vecchi appassionati e nuovi ascoltatori, per giungere ad un compromesso che forse permetterà alla band di raggiungere una fetta più larga di pubblico, anche se ben lungi dal potersi definire pop, come in questi giorni si è detto. Non siamo quindi di fronte a forti innovazioni, anche per quanto concerne la disposizione dei pezzi nella tracklist, ma ad un continuum che in ogni caso non delude. Pezzi come "Domesticated animals" conditi da echi decisamente blues e ritmicità più easy, confermano l'impressione iniziale, "Un-reborn again" con puntine elettro, e pezzi come "The way used to do" che allo stesso modo di "Smooth sailing" si prestano ad una maggiore commercializzazione. Dal valore simbolico- politico (smentito dal front-man) l'artwork (ad opera di Boneface) di copertina del disco: un'entità demoniaca presta nuovi occhi a filtrare la visione di un cartoonizzato Josh Homme, dall'immancabile ciuffo, che non perde il suo sex appeal. In definitiva che si sia d'accordo oppure no, la parola d'ordine resta sempre "groove". L'album si chiude con una dondolante e sognante "Villains of Circumstance" già eseguita in dimensione live nel 2014. Un panorama sonoro dagli incredibili risvolti contemporanei fatti di velocità, ricerca di consacrazione spinta allo spasimo,notizie flash, di verità superficiali e cose dette per sentito dire e mai servite dall'oggettività che sarà godibile dal vivo anche in Italia il 4 novembre all'arena Unipol di Bologna.