Ischemia è il termine medico indicante una qualsiasi riduzione del flusso ematico in un certo tessuto od organo, tale da provocare un calo dell'apporto di ossigeno e nutrienti. Ossigeno e nutrienti sono elementi fondamentali per la sopravvivenza delle cellule costituenti l'organismo. Infatti, la loro prolungata mancanza (dovuta per esempio a un mancato intervento terapeutico) ha conseguenze irreversibili: comporta la morte (o necrosi) dei tessuti e/od organi coinvolti. Può' interessare qualsiasi parte del corpo ma, tuttavia, ci sono organi più a rischio di altri e che, una volta colpiti, possono condurre all'instaurarsi di gravi conseguenze. Parliamo nella fattispecie di cuore (cardiopatia ischemica, ischemia del miocardio o ischemia cardiaca), cervello (ischemia cerebrale), l'intestino (ischemia intestinale) ma anche delle dita delle mani e dei piedi. La causa è solitamente un'ostruzione all'interno di uno o più vasi arteriosi, che comporta un ridotto afflusso sanguigno ai tessuti o agli organi, irrorati dalle arterie precedentemente citate. Nella maggior parte dei casi, l'ostruzione è il risultato di fenomeni di embolia o trombosi o di eventi traumatici. I fenomeni di embolia o trombosi sono associati, tipicamente, all'ischemia del miocardio, all'ictus e all'ischemia intestinale; gli eventi traumatici, invece, sono legati solitamente alla comparsa di un'ischemia periferica a livello delle dita delle mani o dei piedi. Segni e sintomi variano a seconda dei tessuti o degli organi interessati. Ciò significa che un'ischemia cardiaca presenterà un quadro sintomatologico diverso da quello di una erebrale o periferica.