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Massacro costituzionale

Pubblicato in Politica

Non credete che basti? Intendo dire, di massacrare la Costituzione del 1948 arroccandosi nelle attuali, perverse prassi con cui si fissano le regole per la scelta della Rappresentanza? Questa politica ("p" minuscola) senza stirpe né cultura; nata, cresciuta e prosperata per le finalità esclusive della spartizione dall'alto del potere, in base a logiche del tutto estranee allo spirito costituzionale, è stata perfino incapace dopo settanta anni di dare attuazione a quella parte della Carta che prevede l'adozione di una legge che regoli quelle associazioni private, denominate pomposamente Partiti. Malgrado che la Corte Suprema abbia rifilato al sistema politico due terribili stoccate, demolendo prima l'infausta legge Calderoli (inciso: mi rifiuto per ora di usare il latinorom di certi, troppi colleghi con scarsi studi classici e di incerta cultura!) e poi la Berlusconi-Renzi, nondimeno il Parlamento attuale non ha perso il vizietto di privilegiare i nominati, scelti dalle Segreterie dei Partiti. In verità, nemmeno questo è vero. Infatti, con i così detti Partiti padronali per essere comodamente collocati in liste bloccate nazionali basta rientrare nelle grazie del Leader, per meriti del tutto sconosciuti al cittadino normale, che poi è costretto a eleggerli perché reso impotente a selezionarli! Sono anche abbastanza irritato, mi si perdoni il tono, con quelle mammolette a Cinque Stelle (e meno male che non sono a.. cinque punte!) che strillano come aquile per lesa maestà, in quanto qualcuno avrebbe votato una legge elettorale omicida contro di loro per.. farli fuori! Chi è in malafede ha sempre la memoria fin troppo corta. E poiché ancora l'Alzheimer io non ce l'ho, ricordo benissimo che lor signori sono stati inseriti dal duo Grillo- Casaleggio in liste bloccate nazionali alla Camera e al Senato, soltanto per aver ricevuto qualche decina di preferenze via web dagli iscritti al blog del loro Guru supremo. E questi signori osano parlare a quelli come me di.. democrazia? Piuttosto che piangersi addosso a comando, come tante prefiche stonate, perché non hanno avuto almeno la decenza di votare una legge Mattarella rafforzata, che esaltasse il potere di scelta degli elettori? Immaginate come sarebbe stato felice l'attuale Presidente della Repubblica di mettere la sua firma sul provvedimento. Pochi sanno che la mente scientifica di quella legge così equilibrata del 1993 è stato un mio carissimo amico, un vero galantuomo di talento, che corrisponde al nome di Antonio Agosta. Per capirne la statura, gli fu riservatamente proposto alcuni anni fa un alto incarico ministeriale che avrebbe comportato il raddoppio letterale del suo stipendio (e, quindi, della pensione..) di professore universitario. Bene, con il suo solito garbo, Antonio declinò l'offerta per non lasciare soli i suoi adorati studenti e laureandi. Ora, voi mi chiederete: ma perché i ras della politica insistono tanto a nominarsi i propri fedelissimi senza alcuna selezione oggettiva e imparziale dall'esterno? Ma via, non siate ingenui. Se davvero osassero mettere un potente strumento di vera scelta in mano dei cittadini elettori questa generazione di politici verrebbe spazzata via da un enorme, gigantesco ras-le-bol (tipo: mi avete stancato) che emerge prepotente dalla pancia del Paese. Bruxelles tace e lascia che il misfatto si compia (comodo dire che si tratta di affari interni del nostro Paese!) perché ha il sacro terrore che, a seguito di una competizione libera e non truccata, gli eletti della protesta elettorale di massa siano tutt'altro che rispettosi dei Trattati capestro (Maastricht, Fiscal Compact, Euro,..) che hanno sterminato in quindici anni i risparmi delle famiglie e portato a un inflazione del 600%. Non ci credete? Allora non avete fatto mai la spesa al supermercato e non avete mai conservato uno scontrino del 2001 che elenca la stessa, identica categoria di merce. Per capire come siamo stati distrutti senza che nessuno muovesse un dito (da destra come da sinistra e centro) basta che prendiate un Porta Portese del 2001: un appartamento a Roma che all'epoca si attestava a 400 milioni di lire, dopo appena qualche mese dall'avvenuto changeover valeva 400.000€. Esattamente, quindi, il doppio di quello previsto da un cambio onesto! Non avete mica notato le conseguenze terrificanti di tutto ciò sui risparmi delle famiglie? No? Allora una ve la dico io. Chi doveva comprare una casa al figlio si è visto duplicare la cifra necessaria in pochissimo tempo. Morale: quei soldi persi sono andati ad arricchire un mercato immobiliare ipertrofico, una vera e propria bolla all'americana, facendo mancare importanti risorse per l'educazione superiore dei figli o per dare loro un concreto aiuto economico nel tempo, al fine di alleggerire il fenomeno devastante della disoccupazione giovanile. Io, Vi confesso, ne ho davvero abbastanza di questi metodi assassini. Rivendico dal crollo della Cortina di Ferro in poi (ovvero, dal 1992) che l'unica soluzione a questo sfacelo sia data dall'indizione di una Nuova Assemblea Costituente, che operi parallelamente al Parlamento ordinario autolimitato nei suoi poteri di procedere, nel frattempo, a modifiche costituzionali. Perché, come tutti sanno, con il 1991 è davvero finito il più grande conflitto mondiale del 900: la Guerra Fredda. Quindi, fin dagli anni 90 non esisteva più la necessità di mantenere la Yalta italiana dell'accordo di ferro tra Pci e Dc per l'inviolabilità della Costituzione del 1948. Cambiandola radicalmente, l'Italia sarebbe trionfalmente entrata nel nuovo Millennio. Poi, mi sta a cuore un'altra cosetta. Ovvero: mettere nella nuova Costituzione il vincolo sulle leggi elettorali, obbligando il Parlamento a votarle a maggioranza qualificata dei 3/5, e mai e poi mai a colpi di voti di fiducia e tantomeno in prossimità della scadenza della Legislatura! Ma davvero nessuno se ne vergogna? Altro pio desiderio: imporre con legge nazionale la selezione della Rappresentanza attraverso turni prestabiliti di primarie, con modalità simili se non identiche a quelle degli Stati Uniti d'America. E non critichiamo troppo la Corte Costituzionale che con le sue sentenze recenti si è arroccata sul proporzionale. Quest'ultima incubo e spettro di molti, archiviata con infamia e ignominia dal Referendum Segni dell'aprile 1993, parzialmente interrata nell'agosto dello stesso anno dalla Legge Mattarella ("Mattarellum", per graziosa definizione dell'indimenticabile e geniale Prof. Sartori), che la conservava in parte; definitivamente seppellita dalla Legge Calderoli (che il suo promotore autodefinì, poco elegantemente, "Porcellum", con tutti i sottintesi del caso) del dicembre 2005, che dava potere assoluto di "nomination" alle Segreterie di Partito, grazie alle liste bloccate. La sua versione successiva, la Legge del maggio 2015, o "Italicum", che assegnava un sostanzioso premio di maggioranza alla coalizione vincente, è invece stata affondata dalle sentenze della Corte Costituzionale prima, e poi dalla bocciatura del Referendum costituzionale voluto dal Governo Renzi. Fino alla(e) legge(i) Rosato, la Proporzionale, eterna Fenice, è stata sul punto di rinascere per i veti incrociati degli attuali Partiti, in ossequio alla sartoria della Corte Costituzionale che, però, ricordava il costume di scena di Charlie Chaplin: troppo corto alle caviglie e troppo largo nel busto e nelle maniche. Cioè, faceva (sor)ridere. Non troppo, per la verità, dato che nessuno se ne vergognava!. Temo che con l'attuale, ultima proposta di legge elettorale (mentre scrivo manca l'approvazione del Senato) "qualcuno", che invoca nelle piazze la rivolta dei cittadini contro l'ennesima legge-truffa della politica, possa davvero raggiungere il 40%. Allora sì che il disastro sarebbe completo! Voi siete ancora ottimisti sul futuro? Io no, grazie. Temo che gli elettori non la perdoneranno ai nostri politici, facendo salire l'astensione a livelli record. Cui prodest? Cioè, c'è qualcuno, qualche forza politica che ritiene di potersi sostanzialmente avvantaggiare dalla diserzione in massa delle urne? Ne dico due a caso: Pd e M5S. Facciamo quattro conti. Ammettiamo di avere 50 milioni di aventi diritto al voto e che l'asticella finale dell'astensione si attesti al 50% e che i due suddetti Partiti(/Movimenti) ricevano ciascuno il 25% dei voti validi. Quindi, con all'incirca sette milioni di suffragi a testa, chi dei due avrà avuto un solo voto in più potrà indicare al Presidente della Repubblica un suo rappresentante per ricevere l'incarico di formare il Governo di inizio Legislatura. Capito a chi giova lo sfascio?

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