E, suvvia, rottamiamoli noi! Chi? Ma quei politici e opinionisti pol-pottiani che sono nutriti da una placenta di benessere per pochi, costruita sul e dal denaro che fabbrica altro denaro e si dimentica sia dei destini umani e terreni delle moltitudini diseredate, sia della fatica dei più per sopravvivere giorno dopo giorno in economie occidentali globalizzate, senza più lavoro per le vecchie e nuove working e middle class, giovani o attempate, rimaste senza fabbriche e senza prospettive. Da chi sono pagati e sponsorizzati tutti costoro che ci invitano, ad es., qui in Europa a considerare una "risorsa" un'immigrazione africana disperata (prodotto primario delle politiche di depauperamento del mondo intero da parte dell'alta finanza speculativa e del capitalismo di rapina), completamente dequalificata, costretta alla marginalità (anche delinquenziale) nelle nostre città e a svolgere lavori che latitano nei gradini più bassi degli impieghi lavorativi, ai quali guardano con sempre più insistenza eserciti bisognosi e altrettanto disperati di autoctoni senza più lavoro e futuro? Le colf straniere chiedono 10€/ora più i contributi. Quante italiane/i hanno compensi orari precari e in nero per metà esatta di quella cifra? Chi ha condannato continenti interi, come l'Africa, pur ricchissima di materie prime e di risorse umane, a questo orribile destino? Chi ha allevato, favorito e protetto leadership totalitarie e satrapiche, nonché armato e addestrato guerriglieri e milizie infami vocati al genocidio dei loro popoli, aiutandoli a spogliare di tutti gli averi le generazioni africane presenti e future, senza che noi "buonisti da strapazzo" rischiassimo mai, qui in Occidente, un solo fantaccino per la liberazione di quegli innumerevoli oppressi e ultimi della terra? Perché tutti questi inguardabili dittatorelli vengono ricevuti con la dignità dei Capi di Stato alle Nazioni Unite? Forse perché la libertà e i diritti dei loro popoli violentati e martirizzati non valgono un bel nulla, di fronte a miliardi di barili di petrolio e a centinaia di milioni di tonnellate di materie prime pregiate, pagate a prezzi di fallimento dalle Multinazionali & Co? Come si può tollerare quell'infanzia abbandonata e privata di tutto che vive (stiamo parlando di decine di milioni di unità!) in cima a montagne di spazzatura in quella parte di mondo? Ci laviamo tutti noi la coscienza con la carità pelosa, ben sapendo che nemmeno le briciole delle nostre donazioni arriveranno ad alleviare la loro immensa sofferenza? Venendo a noi: come non pensare che, con simili premesse, all'uno-due di "Brexit plus Trump" seguirà a breve il "No" oceanico alla riforma (stortissima, a mio avviso!) proposta dall'attuale maggioranza parlamentare? Ha torto marcio, dunque, la.. plebe che sta per disarcionare la sola idea de "L'Uomo solo al comando", che non produce altri frutti se non parole al vento e sogni irrealizzabili di rinascita economica? Permettetemi di dedicare ai miei colleghi opinionisti e giornalisti di tutto il mondo e, soprattutto, nostrani il seguente pensierino della sera: voi tutti che occupate manu militari i talk (e spiegatemi un po' come mai siete sempre gli stessi che fanno identici giri di giostra scambiandosi le sedute, tipo: "Io invito te e tu inviti me!"), credete davvero di influenzare con sondaggi addomesticati i risultati della democrazia diretta, della quale vorreste rapidamente sbarazzarvi perché, vi dite nelle vostre riunioni segrete, la "gente comune non può fare scelte su ciò che non riesce a comprendere"?! Io dico, invece, che siete voi e chi tira le fila della comunicazione globale a non capire che sono farina del diavolo la finanza ammazzapopoli, l'austerità senza sovranità e senza una moneta identitaria (come l'ex-marco, la sterlina, il dollaro, etc., che danno volto a comunità nazionali coese). Non capite che le vostre visioni oligarchiche sono da considerare peccati mortali contro l'umanità e per questo destinate, tra l'altro, a dissolversi al primo squillo delle trombe del giudizio popolare?! Per questo non si vuole far votare il nostro.. popolo prima del 2018? E che cosa sperate che cambi, fino ad allora? Tanto vigliacchi (voi manipolatori di consensi) da voler eliminare attraverso l'imperante relativismo ogni regola deontologica ed etica, solo perché vi crea fastidiosi impedimenti al dominio elitario di pochi contro miliardi! Così pusillanimi, poi, da sottrarre all'uso della forza ogni ipotesi di sacrosanto intervento armato contro quei miliziani feroci e approssimativi di Al Bagdadi, ai quali si è lasciato mano libera per anni di terrorizzare le opinioni pubbliche occidentali! La gente, sappiatelo, conta infinitamente di più del vostro Re di Denari e, vedrete (purtroppo!), gli anteporrà assai presto e sempre più frequentemente quello di.. Bastoni! Solo e soltanto voi che raccontate fandonie alla gente comune sarete i soli responsabili dell'immancabile (a mio avviso) ritorno prossimo venturo dei totalitarismi! Chi ha, infine, paura di Trump? Solo gli intossicati dalla campagna clintonian-progressista e terrorizzati dagli gnomi di Wall Street e delle Borse mondiali. I saggi, invece, sanno benissimo che un Presidente "è" la sua squadra (Segretari di Stato, della Difesa, dell'Interno e della Giustizia, in particolare) e che gli "Apparati" amministrativi che gli preesistono e gli sopravvivranno sono i veri custodi della società e della tradizione democratica statunitensi. L'America, miei cari, non è né Washington né New York, ma sono gli Stati e le loro composite strutture socio-economiche. A quando anche noi diremo "Italy first" (come, a onor del vero, sta tentando di fare il nostro Presidente del Consiglio)? A quando lo smantellamento dell'eurocrazia di Bruxelles per gridare un giorno tutti noi, forte e chiaro, "Europe first!"? Da un anno siamo stati letteralmente intossicati e demoniacamente posseduti da una solfurea campagna presidenziale americana, in cui le verità erano accuratamente occultate nelle nebbie dello scambio di insulti personali e di pesanti insinuazioni sulla vita privata dei due candidati. E tutto ciò, senza che nessuno degli opinion-makers del circo mediatico (che vive di scandali, chiacchiere e pettegolezzi anche infamanti) si sia veramente degnato di approfondire il contenuto reale dei loro rispettivi programmi che, sostanzialmente, combaciano sulle cose pratiche, perché le ragioni della globalizzazione questo imponevano a entrambi. Io, invece, l'ho fatto andandomi a leggere centinaia di ottime pagine sui siti internazionali anglo-americani più prestigiosi, in cui tutto ciò era chiaramente sintetizzato e compiutamente analizzato da esperti di fama mondiale. Prima (molto prima!) dell'insediamento a gennaio del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America vi prometto (certo, qualora vi possa un minimo interessare..) un'attenta lettura delle dichiarazioni -scritte!- programmatiche di Trump e delle sue successive evoluzioni, magari associandole necessariamente alle nomine della squadra di governo che lo accompagnerà (assieme alla sua solida, futura maggioranza parlamentare) nei prossimi quattro anni.
Memento, o gente, Memento!