Nella mattinata di martedì 25 luglio, gli analisti di Maddaloni Domenico Letizia e Giuseppe Ferraro hanno incontrato, presso l’Ambasciata d’Albania in Italia a Roma, l’Ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia Anila Bitri e il delegato economico dell’Ambasciata. L’Ambasciatrice ha dapprima ringraziato il pubblicista e analista Domenico Letizia per il suo lavoro svolto nell’analisi e studio dei rapporti diplomatici, politici ed economici tra Italia e Albania pubblicate per riviste quali “L’Opinione” e “Notizie Geopolitiche” e successivamente si è analizzata la possibilità di una collaborazione per l’implementazione dei rapporti tra i due paesi e per lo sviluppo dell’integrazione della comunità albanese in Italia. Si è proceduto anche a discutere di progetti da avviare in autunno, attraverso la creazione di un istituto di ricerca economica e politica che vede tra i fondatori anche Letizia e Ferraro (gli altri analisi fondatori sono Fortunato Materazzo e Fabrizio Colamonici), per sviluppare ricerca interdisciplinare coinvolgendo, contemporaneamente, giovani studiosi e ricercatori italiani e giovani studiosi e ricercatori albanesi. Altri temi affrontati sono stati quelli dell’integrazione europea, dello sviluppo economico, l’implementazione dei rapporti culturali e il futuro energetico per l’Italia e l’Albania. L’attualità albanese è molto importante per il settore energetico, offre grandi spazi per l’esportazione nel Paese di know-how di macchinari elettromeccanici per la produzione di energia e apparecchiature elettriche e di software per la gestione degli impianti, settori questi di assoluta eccellenza del Made in Italy. Determinante in questo senso appare essere l’impegno del Governo albanese ad assicurare al settore condizioni di certezza e stabilità, elementi imprescindibili per lo sviluppo dello stesso e la presenza di investitori stranieri. Inoltre, molti imprenditori italiani sono espulsi, per varie e innumerevoli problematiche, dal sistema produttivo del nostro paese e si recano in Albania per ricercare nuovi spazi di aggregazione e prospettiva economica, portando con sé piccoli capitali, competenze e innovazione. Settore di considerevole portata strategica è quello agro-industriale che il governo sta rilanciando. In tale settore esistono buone possibilità di investimento per fornitori italiani di macchine ed impianti relativi al settore agroalimentare ed impianti tecnologicamente avanzati per la lavorazione, trasformazione e conservazione dei prodotti vegetali e macchinari legati al settore enologico. Novità sul mondo dell’agricoltura e dei rapporti tra Italia e Albania giungono, inoltre, dalla recente sottoscrizione delle Convenzioni d’assistenza tecnica istituzionale tra il ministero dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e delle risorse agricole albanese, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali italiano e il Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei di Bari. Approcci geopolitici che meritano il dovuto approfondimento, studio e comprensione. Un primo incontro a cui seguiranno altri incontri con l’arrivo dell’autunno e che grazie ai due analisti pone nuovamente Maddaloni al centro dell’attenzione internazionale.