In una splendida cornice di pubblico, presso il Centro Polivalente Paolo Borsellino, nella sala Biblioteca, sono stati espressi e palesati i molteplici stati d’animo e reazioni descritte ed avute dalla scrittrice nel corso della sua altalenante vita estrinsecate in questo libro davvero molto toccante.
Inizialmente il Sindaco di Pastorano Vincenzo Russo ha fatto gli onori di casa ed ha esaltato Angela sia come cittadina, che come scrittrice, poi è intervenuto il Sindaco di Camigliano Dr. Antonio Veltre che ha molto apprezzato ed è rimasto molto colpito dal lavoro letterario di Angela Vaiano.
Dopo è stata la volta della Presidente della Pro Loco di Pastorano Dr.ssa Maria Bianca De Michele la quale, oltre a tessere le lodi per la scrittrice, ha reso partecipe la cittadinanza delle prossime iniziative culturali in programma.
La parola è passata al Presidente di Art@ndo l’eclettico Antonio Santoro, perno dell’organizzazione di questo evento letterario, il quale ha raccontato delle iniziative già realizzate ed ancora da realizzare sempre con le principali caratteristiche artistico-culturali ed ha paragonato le sensazioni che si provano nella lettura di questo testo come quelle provate nell’osservazione di un tramonto capace di far fermare le persone, abituate sempre a correre freneticamente, per guardarlo con attenzione.
Finalmente è giunto il momento della scrittrice Angela Vaiano che al mio microfono ha risposto ad alcune fondamentali domande, quindi preparatevi ad andare sulle montagne russe delle emozioni.
Inizialmente, ci ha confidato, ha scritto questa raccolta di poesie per notiziarci degli avvenimenti salienti della propria vita, delle sensazioni provate e delle reazioni che sono state scatenate dentro e fuori di lei.
Quindi troviamo una lirica dedicata alla madre e ai suoi stati d’animo allora ed ora, un’altra lirica dedicata alla sorella ed un’altra ancora alla cagnolina, ma la figura predominante in tutto il libro è il suo Amore platonico che però ha creduto fermamente in lei e nelle sue capacità letterarie: Dario.
Nello specifico solo una poesia presente nel libro è chiaramente dedicata a lui, ma in molte altre ci sono tanti riferimenti a lui, ad alcuni momenti particolari della sua vita, del suo modo di agire e di comportarsi, della tempesta emotiva che scatena nella scrittrice coinvolgendola e dandole una spinta per captare e trovare la forza di reagire per andare avanti come la condottiera che è diventata.
Alle nuove generazioni, infine, invita ad andare in profondità nei molteplici eventi della vita per percepire tutte le innumerevoli sfaccettature e non essere superficiali come una massa che rimane in superficie adagiandosi; invece, ci si deve mettere sempre in discussione, prendendo il meglio dalle persone che ci circondano e vivere appieno le nostre emozioni senza avere paura di restare invischiati nel fondo di un momento buio, bensì trovare la forza ed il coraggio per farsi luce da soli per illuminarsi il cammino.