La "CHIESETTA DI MONTEVERGINE" all'angolo di Via San Carlo, a Caserta e risale al 1636. È un posto a me molto caro perché lì accanto vi è l'Officina del mio grandissimo ed indimenticabile Zio e da lì, da quando avevo i pantaloncini davvero cortissimi è nata la mia passione per le auto, in particolare per tutto ciò che "gira" (lui, il "primo" Gommista a Caserta)! Le quotidiane visite a questo Tempio dell'antichità mi riportano dietro negli anni e come ho sostenuto mi "rivedo" ora con una chiave a croce tra le mani, all'epoca troppo pesante per me, come pure col piedino sul pedale del cric! Lo Zio all'epoca mi spiegava che in realtà il cric si..."alzava" perché premendo più volte sul pedale una pompa con olio in pressione, per il tramite uno stantuffo (pistone) azionava il meccanismo di "alzata": la mia più grande gioia era quando, alzata l'auto azionavo la manopola e..."tutto giù per terra"..., l'auto come per "magia" ritornava...al suolo! Ma aveva tempo, sempre lo Zio (ah...gli zii di un tempo) per spiegarmi anche che la Chiesetta era intitolata alla Madonna di Montevergine (quella che all'interno appare seduta col Bambino) perché nei secoli, già attivi i pellegrinaggi a Montevergine, lì si fermavano i pellegrini provenienti dai vari posti d'Italia in viaggio per il noto Santuario, chi addirittura a piedi, chi al dorso di un mulo, di un cavallo! Insomma un posto di "ristoro", ove soprattutto in primavera e in estate vi si trovava frescura e zone d'ombra ove era possibile consumare un frugale pasto, bere acqua, rifocillare gli animali, prima di continuare il lungo viaggio che, dati i mezzi di locomozione, a volte durava mesi! La devozione alla Madonna di Montevergine, come vuole la tradizione, ha voluto che questo, quel posto, si intitolasse alla nostra Madre celeste!