Solo gli stolti possono credere che la straordinaria "Piedigrotta", che da millenni, in settembre è occasione di incredibili festeggiamenti in onore della Vergine, debba il suo nome per la vicinanza al..traforo di Posillipo, a Napoli, quindi solo per una "vicinanza" di tipo geografico. In realtà una attenta ricerca storica, ove in quel caso il sacro e il profano si confondono, vuole accomunato il mito di Persefone (come si ricorderà figlia di Zeus e Demetra risucchiata negli inferi..di Haedo) e la Vergine, con un denominatore comune: le scarpe, i piedi femminili! Nell'immaginario collettivo, che affonda le proprie radici nella proverbiale notte dei tempi in un mix di tante culture diverse, i piedi femminili, le scarpe, sono indice di fecondità della terra: come il mito di Persefone voleva che questa lasciasse una sua scarpa prima di essere risucchiata negli inferi a mo' di promessa che da lì a poco sarebbe ritornata, così per la Vergine: una statua lignea della grande Madre era posta in una cappela allorquando un frate notò che era scomparsa! Gli apparve la Vergine ..senza una scarpa, adducendo di essere andata in soccorso di alcuni marinai sorpresi da una tempesta e di averla persa sulla sabbia! Detto questo ritornò nella edicola e il frate si recò in spiaggia raccogliendo la sabbia contenuta nella scarpa...! Da allora la scarpa (u scarpunciell..ra Maronn..) è diventato il simbolo, l'ex voto che caratterizza il culto alla Madonna di Piedigrotta!