Mercoledì, 04 Dicembre 2024 10:03

Restare uniti per battere il coronavirus. Associazione ATANA ed Onlus Pubblica Assistenza San Michele hanno fatto proprio questo slogan con un’importante iniziativa nell’interesse della salute pubblica. La Onlus diretta dal dr. Michele Carozza ha infatti donato all’associazione Tutela Ambiente Natura ed Animali uno stock di mascherine, dispositivo necessario nella fase di ripresa delle attività al fine di garantire il contenimento dei contagi da Covid 19. “Ringraziamo la ONLUS San Michele – afferma il Presidente di ATANA d.ssa Marinella Laudisio – per le mascherine che ci ha donato. Ringrazio in particolare il dr. Michele Carozza che ha dimostrato attenzione e sensibilità in un momento così delicato per la nostra comunità. Per superare questa fase è importante restare uniti ed anche le associazioni presenti sul territorio sono chiamate ad uno sforzo ulteriore di impegno e solidarietà. In tal senso quella di ieri è stata senza dubbio una giornata importante”. I dispositivi di protezione individuali saranno distribuiti ai membri dell’associazione ATANA ed ai responsabili sparsi sul territorio al fine di garantire loro uno strumento protettivo indispensabile per poter continuare i loro compiti di “sentinelle dell’ambiente” sul territorio. “E’ stato un piacere – afferma il dr. Carozza della ONLUS San Michele – collaborare con l’associazione ATANA. Bisogna dare tutti il proprio contributo e noi come ente impegnato attivamente nel sociale non potevamo certo non dare una mano a chi anche nel pieno dell’emergenza sta comunque tenendo alta l’attenzione sulle tematiche ambientali”. Ringraziamenti per l’iniziativa alla Pubblica Assistenza San Michele sono giunti anche dal vicario nazionale di ATANA Vincenzo Iorio nonché dal responsabile giuridico nazionale avv. Fabio Carangio

Pirozzi: «Le notizie che ci sono giunte oggi dall’ASL sono positive ma non abbassiamo la guardia perché queste saranno settimane cruciali. È una battaglia che vinceremo se resteremo uniti e compatti nel rispetto delle regole. Oggi ho deciso di scendere in strada personalmente con la polizia municipale per punire i trasgressori».

Sono stati giorni di intenso lavoro, quelli scorsi, che hanno imposto alla macchina amministrativa del comune grandi sacrifici e grandi sforzi nel contrasto della diffusione del Covid-19. In questi giorni la popolazione è stata costantemente aggiornata sulle attività comunali, sulle condizioni di salute del così detto paziente 1 e sul risultato dei tamponi che sono stati effettuati su alcuni cittadini. Rispetto all’emergenza Covid-19 la situazione, ad oggi, è così riassumibile: 4 i pazienti risultati positivi (di cui 2 ricoverati presso l’ospedale di Caserta; 1 in quarantena presso la residenza di parenti a Napoli; 1 in quarantena presso la propria residenza a Santa Maria a Vico).

Nella giornata odierna, l’ASL ha provveduto a comunicare l’esito di 4 tamponi effettuati su cittadini di Santa Maria a Vico, risultati tutti negativi. Nello stesso tempo ha informato il comune che domani sarà tolto l’obbligo di quarantena a tutte le persone che avevano avuto contatto con il paziente 1.

Si rimanda alla giornata di domani, invece, l’esito di 8 tamponi effettuati a tutti i parenti stretti dei concittadini che in questi giorni sono risultati positivi.

Il sindaco Pirozzi: «Le notizie che ci sono giunte oggi dall’ASL sono positive ma non abbassiamo la guardia perché queste saranno settimane cruciali. È una battaglia che vinceremo se resteremo uniti e compatti nel rispetto delle regole. Per cui non mi stancherò mai di ripeterlo: restiamo a casa! È l’unico modo per evitare il diffondersi del contagio. Coloro che saranno trovati in strada senza alcuna motivazione saranno verbalizzati. Oggi io e gli agenti della polizia municipale abbiamo fermato circa 20 persone. Di queste, la maggior parte era in possesso di una regolare autodichiarazione per lo svolgimento delle attività di necessità; al contrario, alcune persone, che non hanno mostrato ragioni valide per giustificare la loro presenza in strada, sono state denunciate e poste in quarantena obbligatoria per 14 giorni».

 

Governare gli italiani non è impossibile, è inutile. Non inserirò la fonte di questa citazione in quanto i più “arditi” di voi gentili lettori di sicuro la coglieranno. Ma quanto è vera questa affermazione, nei giorni incerti del Coronavirus?

Franza o Spagna purchè se magna? Ci siamo ridotti a questo? 

Dov’è Monicelli di La grande guerra a dipingere positivamente gli italiani? Proiettato da un quinto piano di un’ospedale ormai dieci anni fa; Questa la sua risposta alla nostra domanda. 

Siamo divenuti i mostri di Pasolini, i fascisti dell’antifascismo? Abbiamo abdicato al sacro per darci alla cultura permissiva del consumismo? Un permissivismo schifoso che permette tutto tranne andare contro il prodotto e il mercato.

Basti guardare le file ai negozi e la disperazione per la chiusura presunta dell’apericena. 

Perché è stato così difficile proteggere il nostro paese quando l’emergenza era appena iniziata e ora la situazione è al collasso?

Inps sentitamente ringrazia.

Basta con le domande, rischiando poi di farne di tutti i colori e, uscendo fuori dalla tavolozza, non riuscendo mai a contemplare neanche da lontano l’abbozzo di una risposta. 

La nostra penisola è uno stato che Stato non lo è stato mai e probabilmente non lo sarà mai. Gli italiani “adorano la realtà ma la vedono soltanto quando è a 10 cm dal loro naso” (E.Flaiano). Un paese buttato in mezzo alla rivoluzione del terzo settore senza mai essere passato per lo sviluppo industriale. Un sud nato in seno alla filosofia greca, da un punto di vista mai stato indipendente, con un cambio continuo di casacche e di modi, indietro con la scolarizzazione, che mantiene a causa della propria idea di base una scarsa propensione alla democrazia partecipativa e si fa schiena di una politica clientelare. A chi di solito accusa la mia amata porzione geografica sono solito dire che per i greci antichi era motivo di vanto non lavorare e oziare, naturalmente è l’atteggiamento di chi tenta di giustificarsi a tutti i costi. Il Sud persa la sua sacralità ha assunto la tipica aggressività del capitalismo sfrenato senza però aver sostituito a quei concetti di morale sacra a quella di una civiltà razionale, comprensiva e tollerante; ma soprattutto abbastanza intelligente da non seppellire i rifiuti industriali del nord. Lo comprese bene Eleonora de Fonseca Pimentel che nel 1799 vide la sua rivoluzione cadere sotto i colpi di quel popolo che pensava e sperava di aiutare, “sona sona a Carmagnola“. Ma si potrebbe benissimo citare Masaniello, quella classe politica che ha tradito il nostro sud, gli esempi si sprecherebbero; Di Maio. E quindi una classe imprenditoriale sorda e incapace di programmare superata solo da una classe politica uguale. Guai a farglielo notare, sembrano contadini, gente dura a cambiare idea. 

Del nord non posso parlare bene, perché si dovrebbe parlare di ciò che si conosce, così si gradirebbe in una prassi politica corretta; prego notare il fine sarcasmo, in quanto uno svevo dovrebbe dire a me quasi in Africa come vivere la mia vita, come consumare poi in soldoni. Il germe dell’antipolitica che se a Sud, si manifesta massimamente come una manifesta intolleranza nelle istituzioni, a Nord si manifesta in maniera di gran lunga più chic e la loro sfiducia assume più la forma di una fede nel complotto, che li rende in parte più ridicoli e meno giustificabili. 
Uno dei germi più odiosi nella media dell’opinione pubblica settentrionale è di sicuro quella del razzismo. Ora che gli sbarchi hanno finalmente lasciato la prima pagina, è bastato poco perché coloro che stanno sopra accendano subito le loro fiaccole contro i presunti colpevoli (cinesi in prima istanza) invece poi dopo la chiusura e i meridionali che scappavano verso gli affetti (non condivido la loro scelta ma non li biasimo); dimostrando la pochezza e l’autostima di queste persone che sono ricche sulle spalle e il sudore degli altri, con risorse che altre regioni ( per non parlare di altri stati) si sognano; piace vincere facile? Quando avete soldi da sprecare e lo stato non chiude le fabbriche sentirsi e fare i superiori non è così difficile, giusto? (vedi lo schifo della FIAT a Torino)

Ora concludo con due semplici concetti: anche se le autorità sono sempre state abbastanza odiabili da un millennio nella nostra penisola, stavolta dicono la verità, anche un orologio rotto due volte al giorno segna l’ora esatta; l’altro concetto da bravo partenopeo è “e io speriamo che me la cavo.“

Chiedo scusa a chi con il titolo ho ingannato aspettandosi qualcosa di più altolocato e riflessivo trovandosi dinanzi uno sfogo.

 

Nicola Quaranta

Di prosieguo alle attività svolte durante la notte di concerto con le autorità sanitarie e civili, questa mattina si è insediato presso il Municipio di Santa Maria a Vico il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, al fine di valutare tutte le azioni da intraprendere in materia di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 (Coronavirus).

Il Sindaco Andrea Pirozzi: “Invitiamo tutti i nostri concittadini a mantenere la calma e a collaborare con grande senso di responsabilità, attenendosi scrupolosamente alle prescrizioni impartite dal Ministero della Salute e da tutti gli Organi competenti: sfruttiamo questa occasione per riscoprire i valori della famiglia, della solidarietà e del senso civico. Esprimiamo al nostro concittadino coinvolto la vicinanza e l'augurio di una pronta guarigione, invitando la popolazione a rispettare la riservatezza dei soggetti coinvolti”.

Sulla scorta dei provvedimenti emanati in data odierna dal Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M. 8 marzo 2020) e dal Presidente della Regione Campania (Ordinanza n. 8/2020), sono state diramate disposizioni agli operatori economici, pubblici esercizi, luoghi di culto e ogni altro luogo di aggregazione, a cura della Polizia Municipale e Protezione Civile.

Si ritiene utile riepilogare le principali misure emanate ai sensi delle vigenti norme:

Sono sospesi:

  • manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato;

  • attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati;

  • gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato;

  • le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri;

  • le attività di piscine, palestre e centri benessere.

 

È consentita:

  • l'attività di ristorazione e bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;

  • l'apertura dei luoghi di culto a condizione che vengano evitati assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

 

È fortemente raccomandato:

 

  • che i gestori degli altri esercizi commerciali garantiscano l’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori;

  • a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione di non uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati;

  • limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone ai casi strettamente necessari;

  • ai soggetti con sintomi da infezione respiratoria e febbre di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;

Attenzione:

La Regione Campania ha stabilito a carico delle persone che siano rientrate dal 7 marzo o rientrino entro il 3 aprile dalle zone a più alto contagio (Regione Lombardia e Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) l'obbligo:

  • di comunicare tale circostanza al Comune (telefono 0823 75 95 11 oppure 0823 80 83 13) e al proprio Medico o al pediatra o ai numeri del servizio sanitario (1500);

  • di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario in isolamento per 14 giorni;

  • di osservare il divieto di spostamenti e viaggi;

  • di rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza;

  • in caso di comparsa di sintomi, di avvertire il proprio medico/pediatra/servizio sanitario.

Allo stesso modo, chi sia rientrato dall'estero da meno di 14 giorni e abbia soggiornato in zone a rischio epidemiologico, è invitato ad adottare le medesime precauzioni.

Si ricorda che per le emergenze sono attivi i numeri 118 (socorso medico) 1500 (call center dedicato) e 800 90 96 99.

Santa Maria a Vico, 8 marzo 2020

 

 

Voglio rassicurare i cittadini in merito alla problematica Covid-19: stiamo monitorando attentamente la situazione attuando in maniera puntuale quanto disposto dagli organi sanitari competenti. Questa mattina, su ordinanza della Regione Campania, è stata disposta la chiusura delle scuole per tre giorni, di concerto con l’ASL, al fine di sanificare tutti gli edifici scolastici. Per questo motivo abbiamo deciso di prorogare la chiusura delle scuole fino a martedì 3 febbraio. La disinfezione sarà effettuata nella giornata di sabato anche in tutti gli uffici comunali. In più, sempre in mattinata odierna, con apposito decreto ho costituito un ufficio di coordinamento di tutte le attività inerenti il contrasto alla diffusione del Covid-19, cui tutti i cittadini si possono rivolgere per segnalazioni e/o informazioni. L’ ufficio, coordinato dalla dott.ssa Claudia Filomena Iollo, segretario generale del comune, è composto dal dirigente della protezione civile ing. Valentino Ferrara; dal dirigente dell’ambiente ing. Roberto Cuzzilla e dal comandante della polizia municipale dott. Vincenzo Piscitelli. Invito i cittadini a stare tranquilli e a svolgere le normali attività quotidiane senza preoccupazione; consapevoli che attraverso continui contatti con gli organi competenti seguiremo attentamente la questione e provvederemo ad aggiornarvi costantemente in ordine all’adozione dei provvedimenti che si riterranno necessari..

Il Sindaco

Andrea Pirozzi

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