Domenica, 24 Novembre 2024 17:12

Collaudato il nuovo impianto di videosorveglianza. L’assessore Crisci: «Mantenuta la promessa fatta nel primo consiglio comunale». Il sindaco Pirozzi: «Entro l’estate altre 50 telecamere per la sicurezza urbana». Inasprito anche il regime sanzionatorio per l’abbandono dei rifiuti.

E’ stato collaudato questa mattina il nuovo impianto di video-sorveglianza comunale. L’impianto, costato 40mila euro e finanziato con fondi comunali, inizialmente coprirà le zone periferiche con 16 telecamere di modo da contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ed eventuali episodi di micro-criminalità. L’impianto è in funzione da oggi ed è dotato di telecamere di ultima generazione, in grado di leggere anche i numeri di targa di veicoli, pure nelle ore notturne.

E’ invece in vigore già dal 13 marzo l’ordinanza sindacale numero 13, che aggiorna il regime sanzionatorio per chi viola il divieto di abbandono rifiuti. Le sanzioni variano a seconda della violazione ed ora vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 5mila.

«Oggi realizziamo la promessa fatta alla cittadinanza durante il primo consiglio comunale di questa amministrazione. Purtroppo ancora permangono casi di abbandono di rifiuti ma puntiamo molto sulle telecamere e sull’inasprimento delle sanzioni per ridurre l’inquinamento ambientale, dovere cui tutti i cittadini sono tenuti a partecipare, e la quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica: perché un aumento della raccolta differenziata si concretizza in una diminuzione delle spese per il comune e, quindi, della Tari che i cittadini pagano», dichiara l’assessore all’ambiente Pasquale Crisci. «Ci tengo inoltre a precisare che abbiamo ottenuto un altro finanziamento di 157mila euro dal Ministero degli Interni per impiantare altre 50 telecamere che serviranno ad aumentare la sicurezza urbana in tutto il centro abitato. Entro l’estate avremo il territorio comunale completamente video sorvegliato con due sale radio: una presso il Comando della Polizia municipale e l’altra presso il Comando stazione locale dell’Arma dei Carabinieri. Quindi l’impegno di garantire maggiore sicurezza alla nostra cittadina con l’aiuto della tecnologia con questo progetto sarà mantenuto», afferma il sindaco Andrea Pirozzi.

 

 Ambito per le politiche sociali, il sindaco Pirozzi e l'assessore Biondo: «Da Maddaloni, comune capofila, gestione inefficace: dove sono finiti i fondi erogati dallo stato e dalla regione? E' stato speso solo l'1.2%. Tutti i comuni auspicano una diversa forma giuridica che ne garantisca il funzionamento e l’assistenza alle fasce più deboli».

«Esprimiamo il nostro più profondo rammarico per le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’amico sindaco di Maddaloni a proposito dell’Ambito territoriale Politiche sociali C02, arrivate dopo la riunione dei sindaci dei comuni convocata dall’assessore regionale alle Politiche sociali Lucia Fortini e tenutasi negli uffici della Regione Campania lunedì 4 marzo: in quella sede abbiamo evidenziato il fallimento del Comune di Maddaloni come capofila di detto ambito e condiviso un’intesa per il rilancio dello stesso». Ad affermarlo sono Andrea Pirozzi e Veronica Biondo, sindaco ed assessore alle Politiche sociali del comune di Santa Maria a Vico.

«Ricordiamo al sindaco di Maddaloni - proseguono Pirozzi e Biondo - che il Comune da lui amministrato è debitore nei confronti del nostro, per gli anni dal 2014 al 2016 in cui era Santa Maria a Vico a ricoprire il ruolo di capofila, di circa 850mila euro per servizi erogati ai cittadini della sua comunità. Sottolineiamo questo aspetto perché il vicesindaco ed assessore al bilancio del Comune di Maddaloni ha annunciato di avere pronti decreti ingiuntivi anche nei nostri confronti: dimostrasse non solo a noi ma anche agli altri che, tramite il suo comune, i servizi delle politiche sociali sono stati erogati. Per quanto ci riguarda siamo pronti a recarci personalmente presso il suo municipio e consegnargli copia dei bonifici effettuati. Infatti gli unici servizi erogati negli ultimi due anni, da quando cioè il Comune di Maddaloni è ritornato ad occupare il ruolo di capofila, sono tre mesi di servizio sociale professionale, pari all’1.2% dei servizi da erogare.

A questo punto, visto che le compartecipazioni dei comuni finanziano il Piano di zona solo per il 25% e, di questo 25%, la metà deve essere versata dallo stesso Comune di Maddaloni è lecito chiedere al sindaco: dove sono finiti i fondi erogati dallo stato centrale e dalla Regione Campania? Sa che ogni servizio non è finanziato solo dai comuni? Sa che il totale degli stanziamenti previsti per la seconda annualità dal Piano sociale di Zona è di 3.2 milioni? Può bloccarsi tutto quindi per soli 400mila euro in capo agli altri cinque comuni e che noi avremmo ben volentieri pagato in cambio dell'erogazione dei servizi? I servizi finanziati dagli altri 2.4 milioni perché non sono partiti, nonostante le nostre ripetute e costanti sollecitazioni? L’unica risposta che ci siamo dati, sulla base di quanto comunicato dall’Ufficio di Piano, diretto dal responsabile dei Servizi sociali del comune capofila, attribuisce la mancata partenza dei servizi a lotte intestine tra gli uffici del Comune di Maddaloni. Questo con nostro grande rammarico perché a pagarne il prezzo sono tutte le famiglie disagiate di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello e Valle di Maddaloni, di cui noi ci facciamo portavoce.

Riteniamo che per avviare una nuova gestione delle politiche sociali bisogna seguire la strada tracciata dall’assessore Fortini che va nella direzione di garantire i servizi attraverso una nuova forma giuridica. Strada cui già avevamo pensato quando, nel 2015, ci siamo insediatati come amministrazione. E strada che sembrava voler essere percorsa da tutti i comuni tranne che da Maddaloni, che sempre ha posto veti: siamo fiduciosi che la determinazione dell’assessorato regionale porterà a questo cambiamento. Anche perché, viste le ripetute inadempienze del comune capofila, noi come anche gli altri comuni ci siamo dovuti sostituire all’ambito per garantire l’erogazione dei servizi ai nostri utenti.

Ci auguriamo che il sindaco di Maddaloni voglia intraprendere la strada suggerita dalla Regione Campania che ci sembra l’unica in grado di poter finalmente assicurare i legittimi servizi alle famiglie più deboli residenti nei comuni dell’Ambito C02», chiudono Pirozzi e Biondo.

 

 L’acqua del Serino ad un passo da Santa Maria a Vico. Il sindaco Pirozzi: «Potenzieremo le risorse idriche senza ulteriori spese per la cittadinanza»

Santa Maria a Vico avrà presto l’acqua del Serino. A dare l’annuncio è il sindaco Andrea Pirozzi, che questa mattina ha partecipato personalmente alla riunione della conferenza di servizi con il Consorzio Idrico ‘Terra di Lavoro’, gestore del servizio idrico nel comune, e la società Abc. Riunione tecnica per concretizzare l’allaccio alla rete Abc (acqua del Serino) ed alimentare l’intera comunità con una portata di 75 litri/secondo (necessaria per fornire il servizio senza problematica), alla pressione richiesta di oltre 20 bar.

Alla riunione hanno partecipato, oltre al sindaco Andrea Pirozzi, l’assessore con delega alla rete idrica Pasquale Crisci, l’assessore Giuseppe Nuzzo, i responsabili dei settori Manutenzione Valentino Ferrara ed Ambiente Roberto Cuzzilla (per il comune), il componente del Cda Vitaliano Ferrara, il dirigente Area reti ed impianti Gennaro Vescuso e Domenico Stellato (per il Consorzio Idrico ‘Terra di Lavoro’), Giuseppe Valentino, Pasquale De Lucia ed Antonio Mastrobernardino (per l’Abc)

«Stiamo portando a conclusione un iter che da tempo seguivamo: già a gennaio di quest’anno – commenta il sindaco Pirozzi – avevamo chiesto al Consorzio Idrico ‘Terra di Lavoro’ la disponibilità ad interfacciarsi con Abc, con cui abbiamo intrapreso i primi rapporti già nel 2017. Alla sua conclusione l’acqua del Serino rifornirà tutte le famiglie del territorio. L’allaccio avverrà sulla condotta che attraversa via Sant’Apollonia, nelle vicinanze della cappellina: l’Abc si è impegnata a realizzare l’allaccio all’ex pozzo lì situato, dove oggi arriva la condotta del Consorzio Idrico ‘Terra di Lavoro’. Acquisita la fattibilità del progetto, la Conferenza dei servizi è stata ora aggiornata in attesa dei preventivi di spesa per realizzare queste opere. L’obiettivo di questa amministrazione di andare a potenziare le risorse idriche con la fornitura di acqua del Serino ormai è in dirittura d’arrivo. Ci tengo a precisare che non ci saranno spese aggiuntive per i cittadini, che pagheranno la stessa tariffa oggi in vigore. In più, a lavori completati, avremo un impianto pozzi che rimarrà di proprietà comunale, da utilizzare in caso di emergenza. Sembrava un obiettivo insperato ma oggi, con la disponibilità e le autorizzazioni ottenute dai due enti, possiamo ritenerci orgogliosi di aver avviato a risoluzione una grave problematica che tocca l’intera comunità. Certamente c’è ancora da lavorare qualche mese per poter portare a termine le attività di competenza tecnica ma l’attenzione non verrà meno».

 

 Bomba nella notte ad un locale commerciale in costruzione, il sindaco Pirozzi: «Episodio che fa profondamente sconvolto la comunità ma confido che i responsabili possano essere presto assicurati alla giustizia».

«E’ un episodio che ha profondamente sconvolto la comunità ma che fortunatamente non ha causato danni a persone mentre si sono registrati solo lievi danni alle cose». E’ questo il commento del sindaco Andrea Pirozzi, sull’esplosione di una bomba all’esterno di un locale commerciale in costruzione, avvenuto nella tarda serata di ieri in via Nazionale.

«Immediatamente dopo la defragrazione – prosegue il sindaco Pirozzi - in accordo con il consigliere di minoranza Carmine De Lucia, componente della Consulta per la Sicurezza istituita presso il Comune di Santa Maria a Vico, ho contattato gli organi inquirenti per essere messo al corrente dei fatti, assicurandomi che non ci fossero feriti o gravi danni all’edificio. Questa mattina mi sono recato presso la locale stazione dei Carabinieri, dove ho approfondito con le autorità competenti. Voglio comunicare alla cittadinanza che già questa mattina i Carabinieri della locale stazione hanno depositato gli atti preliminari presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e che ulteriori accertamenti sono tutt’ora in corso. Invito i cittadini a non giungere a conclusioni affrettate: tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti e confido che i responsabili possano essere assicurati alla giustizia già nelle prossime ore. Colgo l’occasione per confermare che, dopo l’intervento presso la Prefettura di Caserta avvenuto nel 2018 affinché fosse garantita una maggiore sicurezza alla nostra comunità, le forze dell’ordine ed il locale comando stazione dei Carabinieri stanno svolgendo un’intensa attività di prevenzione e di repressione contro la microcriminalità. Pertanto mi congratulo con Sua Eccellenza il Prefetto di Caserta e con tutte le forze dell’ordine che stanno operando presso il nostro territorio. A loro va il nostro sostegno e ringraziamento».

 

 Lunedì 28 la presentazione del libro “La cattiva stella”. Il sindaco Pirozzi ed consigliere Michele Nuzzo: «La nostra attenzione per la cultura e le presentazioni dei libri è sempre altissima».

Il Comune di Santa Maria a Vico e l’associazione “Donare… è Amore” presenteranno, lunedì 28 gennaio alle ore 18.30 nella sala “Sant’Eugenio” del convento dei missionari Oblati di Maria Immacolata in piazza Aragona, il libro “La cattiva stella”, scritto da Annavera Viva (“Homo scrivens” edizioni).

Con l’autrice, discuteranno del testo il sindaco Andrea Pirozzi, l’assessore alle politiche sociali Veronica Biondo, il consigliere con delega alla cultura Michele Nuzzo, la dirigente scolastica dell’Istituto superiore “Majorana – Bachelet” Maria Giuseppa Sgambato, l’insegnante dell’istituto Carmela Ferrara e la scrittrice Maria Rosaria Ruotolo. Modererà la giornalista Emanuela Belcuore.

«L’attenzione per la cultura e per la presentazione dei libri – commentano il sindaco Pirozzi ed il consigliere Nuzzo – da parte nostra è altissima. Accogliamo sempre con favore scrittori non solo locali, per sensibilizzare alla cultura ed alla lettura di libri. Il libro, in una società come la nostra in continua evoluzione, deve mantenere il ruolo che ha sempre avuto e non può essere soppiantato da internet e dai social».

 

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