Lunedì, 25 Novembre 2024 02:01

Rendiconto 2018 approvato in consiglio, il delegato Michele Nuzzo: «Confermate le nostre capacità gestionali ed il buon governo dell'ente»

Il consiglio comunale tenutosi martedì 30 aprile ha approvato, entro i termini di legge previsti, il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2018. Con grande soddisfazione sia del sindaco Andrea Pirozzi sia del consigliere delegato Michele Nuzzo, che sottolineano come la Tabella dei parametri obiettivi per i comuni, determinata dall’Osservatorio della finanza locale del Ministero dell’interno, evidenzia il rispetto di sette parametri su otto. «E l'ottavo è stato mancato per sole poche migliaia di euro. La gestione delle risorse finanziarie dell’ente è stata rispettosa delle norme contabili», afferma il sindaco Pirozzi.

«Analizzando l’attività amministrativa emerge una ricca e costante attività di buon governo del paese. E la relazione agli atti (disponibile qui: https://www.facebook.com/notes/comune-di-santa-maria-a-vico-ufficio-comunicazione/relazione-al-rendiconto-della-gestione-esercizio-2018/344199499633625/) è più che esaustiva in questo senso. Riassumendo però va evidenziato che i dati contabili confermano la nostra capacità gestionale, ricordando come nel corso dell’esercizio non sono stati necessari particolari correttivi agli stanziamenti del previsionale e che le risultanze finali, in termini di equilibri finanziari, evidenziano un saldo positivo. A tanto si aggiunga il parere favorevole ed incondizionato espresso dal revisore dei conti. Il 2018 deve pertanto ritenersi connotato da attenta programmazione, esecuzione e risultati indubitabilmente percepibili dalla cittadinanza tutta», chiude il consigliere Nuzzo.

 

Cimitero, la giunta da il via libera alle nuove concessioni. Ed avanza l’iter per i loculi. Il sindaco Pirozzi ed il consigliere delegato Ferrara: «Il cimitero è un luogo che merita grande rispetto e particolare attenzione, cosa che stiamo facendo e continueremo a fare con forza»

La Giunta comunale ha approvato la scorsa settimana una nuova delibera di indirizzo per le pratiche di sub concessione incomplete del nuovo Cimitero comunale. Con questa delibera si stabilisce che potranno essere stipulate le concessioni ancora sospese, per i loculi e le cappelle, con versamento della rata di saldo. I pagamenti potranno essere corrisposti in un massimo di quattro rate, sia per i loculi (in caso di debito residuo superiore ai 1000 euro) sia per le cappelle (in caso di debito superiore ai 4mila euro): in tali casi, la concessione sarà stipulata dopo il pagamento dell’ultima rata. «Con questa delibera diamo un’ulteriore opportunità, a chi non può versare il residuo in un’unica soluzione, di rateizzare e consentiamo ai cittadini, a pagamento completo avvenuto, l’immediata stipula della convenzione», affermano il sindaco Andrea Pirozzi ed il consigliere con delega al Cimitero Marcantonio Ferrara.

Sempre nella scorsa settimana sono state pubblicate le risultanze dell’istruttoria delle richieste pervenute per la concessione di 185 loculi già realizzati. «Tutte le richieste saranno puntualmente soddisfatte – proseguono il sindaco Pirozzi ed il consigliere Ferrara – per un’opera che per troppo tempo è stata sottratta al libero utilizzo da parte della cittadinanza. Ma non finisce qui perché è partita la progettazione per realizzare un nuovo lotto di loculi da mettere a disposizione per tutti i cittadini che ne avranno necessità. A tanto si aggiungano i lavori già appaltati per la riqualificazione dei viali, la gestione ad una società esterna dei servizi, compreso quello di manutenzione. Il cimitero è un luogo che merita grande rispetto e particolare attenzione, cosa che stiamo facendo e continueremo a fare con forza valorizzando al massimo il bene per tutta la comunità».

 

 

«Apprendo con profonda tristezza della morte del già consigliere ed assessore comunale Tancledo Balletta. Ricordo con estremo piacere il suo grande impegno, soprattutto nella precedente amministrazione quando, come ben posso testimoniare visto che ero vicesindaco, da assessore all’ecologia contribuì ad avviare la raccolta differenziata. Un impegno che nessuno, neanche il più acerrimo degli avversari, potrà negare. Sebbene, a volte, le nostre strade politiche abbiano preso direzioni diverse mai tra noi è venuto meno il rispetto reciproco né tantomeno lui ne ha mancato a chi si trovava su posizioni politicamente diverse dalle sue. Mancherà a tanti, probabilmente a tutti nel mondo della politica locale. La sua dipartita non può che suscitare il cordoglio e la partecipazione della cittadinanza, di cui mi faccio portavoce e che voglio esprimere alla famiglia». Così si esprime il sindaco Andrea Pirozzi, appresa la morte del più volte consigliere comunale Tancledo Balletta.

 

Collaudato il nuovo impianto di videosorveglianza. L’assessore Crisci: «Mantenuta la promessa fatta nel primo consiglio comunale». Il sindaco Pirozzi: «Entro l’estate altre 50 telecamere per la sicurezza urbana». Inasprito anche il regime sanzionatorio per l’abbandono dei rifiuti.

E’ stato collaudato questa mattina il nuovo impianto di video-sorveglianza comunale. L’impianto, costato 40mila euro e finanziato con fondi comunali, inizialmente coprirà le zone periferiche con 16 telecamere di modo da contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ed eventuali episodi di micro-criminalità. L’impianto è in funzione da oggi ed è dotato di telecamere di ultima generazione, in grado di leggere anche i numeri di targa di veicoli, pure nelle ore notturne.

E’ invece in vigore già dal 13 marzo l’ordinanza sindacale numero 13, che aggiorna il regime sanzionatorio per chi viola il divieto di abbandono rifiuti. Le sanzioni variano a seconda della violazione ed ora vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 5mila.

«Oggi realizziamo la promessa fatta alla cittadinanza durante il primo consiglio comunale di questa amministrazione. Purtroppo ancora permangono casi di abbandono di rifiuti ma puntiamo molto sulle telecamere e sull’inasprimento delle sanzioni per ridurre l’inquinamento ambientale, dovere cui tutti i cittadini sono tenuti a partecipare, e la quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica: perché un aumento della raccolta differenziata si concretizza in una diminuzione delle spese per il comune e, quindi, della Tari che i cittadini pagano», dichiara l’assessore all’ambiente Pasquale Crisci. «Ci tengo inoltre a precisare che abbiamo ottenuto un altro finanziamento di 157mila euro dal Ministero degli Interni per impiantare altre 50 telecamere che serviranno ad aumentare la sicurezza urbana in tutto il centro abitato. Entro l’estate avremo il territorio comunale completamente video sorvegliato con due sale radio: una presso il Comando della Polizia municipale e l’altra presso il Comando stazione locale dell’Arma dei Carabinieri. Quindi l’impegno di garantire maggiore sicurezza alla nostra cittadina con l’aiuto della tecnologia con questo progetto sarà mantenuto», afferma il sindaco Andrea Pirozzi.

 

 Ambito per le politiche sociali, il sindaco Pirozzi e l'assessore Biondo: «Da Maddaloni, comune capofila, gestione inefficace: dove sono finiti i fondi erogati dallo stato e dalla regione? E' stato speso solo l'1.2%. Tutti i comuni auspicano una diversa forma giuridica che ne garantisca il funzionamento e l’assistenza alle fasce più deboli».

«Esprimiamo il nostro più profondo rammarico per le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’amico sindaco di Maddaloni a proposito dell’Ambito territoriale Politiche sociali C02, arrivate dopo la riunione dei sindaci dei comuni convocata dall’assessore regionale alle Politiche sociali Lucia Fortini e tenutasi negli uffici della Regione Campania lunedì 4 marzo: in quella sede abbiamo evidenziato il fallimento del Comune di Maddaloni come capofila di detto ambito e condiviso un’intesa per il rilancio dello stesso». Ad affermarlo sono Andrea Pirozzi e Veronica Biondo, sindaco ed assessore alle Politiche sociali del comune di Santa Maria a Vico.

«Ricordiamo al sindaco di Maddaloni - proseguono Pirozzi e Biondo - che il Comune da lui amministrato è debitore nei confronti del nostro, per gli anni dal 2014 al 2016 in cui era Santa Maria a Vico a ricoprire il ruolo di capofila, di circa 850mila euro per servizi erogati ai cittadini della sua comunità. Sottolineiamo questo aspetto perché il vicesindaco ed assessore al bilancio del Comune di Maddaloni ha annunciato di avere pronti decreti ingiuntivi anche nei nostri confronti: dimostrasse non solo a noi ma anche agli altri che, tramite il suo comune, i servizi delle politiche sociali sono stati erogati. Per quanto ci riguarda siamo pronti a recarci personalmente presso il suo municipio e consegnargli copia dei bonifici effettuati. Infatti gli unici servizi erogati negli ultimi due anni, da quando cioè il Comune di Maddaloni è ritornato ad occupare il ruolo di capofila, sono tre mesi di servizio sociale professionale, pari all’1.2% dei servizi da erogare.

A questo punto, visto che le compartecipazioni dei comuni finanziano il Piano di zona solo per il 25% e, di questo 25%, la metà deve essere versata dallo stesso Comune di Maddaloni è lecito chiedere al sindaco: dove sono finiti i fondi erogati dallo stato centrale e dalla Regione Campania? Sa che ogni servizio non è finanziato solo dai comuni? Sa che il totale degli stanziamenti previsti per la seconda annualità dal Piano sociale di Zona è di 3.2 milioni? Può bloccarsi tutto quindi per soli 400mila euro in capo agli altri cinque comuni e che noi avremmo ben volentieri pagato in cambio dell'erogazione dei servizi? I servizi finanziati dagli altri 2.4 milioni perché non sono partiti, nonostante le nostre ripetute e costanti sollecitazioni? L’unica risposta che ci siamo dati, sulla base di quanto comunicato dall’Ufficio di Piano, diretto dal responsabile dei Servizi sociali del comune capofila, attribuisce la mancata partenza dei servizi a lotte intestine tra gli uffici del Comune di Maddaloni. Questo con nostro grande rammarico perché a pagarne il prezzo sono tutte le famiglie disagiate di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello e Valle di Maddaloni, di cui noi ci facciamo portavoce.

Riteniamo che per avviare una nuova gestione delle politiche sociali bisogna seguire la strada tracciata dall’assessore Fortini che va nella direzione di garantire i servizi attraverso una nuova forma giuridica. Strada cui già avevamo pensato quando, nel 2015, ci siamo insediatati come amministrazione. E strada che sembrava voler essere percorsa da tutti i comuni tranne che da Maddaloni, che sempre ha posto veti: siamo fiduciosi che la determinazione dell’assessorato regionale porterà a questo cambiamento. Anche perché, viste le ripetute inadempienze del comune capofila, noi come anche gli altri comuni ci siamo dovuti sostituire all’ambito per garantire l’erogazione dei servizi ai nostri utenti.

Ci auguriamo che il sindaco di Maddaloni voglia intraprendere la strada suggerita dalla Regione Campania che ci sembra l’unica in grado di poter finalmente assicurare i legittimi servizi alle famiglie più deboli residenti nei comuni dell’Ambito C02», chiudono Pirozzi e Biondo.

 

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