Mercoledì, 04 Dicembre 2024 08:58

Se dovessimo fare un'indagine e chiedere alle persone se sono oneste, sicuramente avremmo delle risposte bizzarre, simpatiche ma in pochi sarebbero capaci di rispondere a questa facile, ma complessa domanda. Essere o non essere, la famosa frase del monologo del celebre " Amleto" scritto da Shakespeare, leggermente trasformata, per esigenze di ovvio adattamento, diventa di estrema attualità ad i giorni d'oggi ed in particolare per una formazione politica che ha fatto dell' "ONESTA" il suo cavallo di battaglia. Decantare da sempre di essere onesti, di scegliere candidati onesti indicando tutti gli avversari come non onesti, corrotti, e trasformisti è stata la caratteristica e la determinata convinzione gridata di un gruppo Movimento Politico che grazie a questo slogan ha raggiunto consensi di rilievo con ambizioni addirittura di Premierato per il Paese Italia. Riportiamo la definizione di Onesto, tratto dal celebre dizionario TRECCANI : "onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. "onorato", der. di honos -oris "onore"]. - 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che esercita, all'ambiente in cui vive." Tuttavia, poiché ogni medaglia ha il proprio rovescio, poiché l'assoluto in natura non esiste, poiché esiste si il tutto, ma anche il contrario di tutto, ecco che anche gli " Onesti" possono diventare…. "NON ONESTI". E' il caso di parecchi " evasori Fiscali" la maggior parte dei 21 milioni, cifra rilevata dall'Agenzia della riscossione, sono costretti ad evadere, loro malgrado, perché non hanno i soldi per poter pagare, una minoranza perché non a conoscenza, essendovi una enormità di burocrazia che bisogna essere espreti in burocratizzazione. E' il caso di coloro i quali rubano, del cibo, per potersi sfamare o sfamare i propri figli, non riuscendo a trovar lavoro o essendo stati licenziati e quindi non potendo più avere quel minimo di sostentamento economico. E' il caso di coloro che avendo perduto tutto, lavoro, casa, reddito, e quant'altro pur di sopravvivere sono costretti a occupare delle case abusivamente, per potere dare un tetto a se stessi ed ai loro familiari, altrimenti costretti a vivere notte e giorno senza alcun riparo e giaciglio, cosa oggigiorno asssai frequente. E' il caso di tanti lavoratori "in nero" che pur consapevoli di essere sfruttati, non denunciano i propri aguzzini per non perdere quel poco di lavoro che gli viene loro offerto. E' il caso di quei datori di lavoro che pur di mandare avanti l'azienda, evitare di chiudere costringendo se stessi e gli eventuali impiegati a non più sopravvivere, assumono i propri impiegati, o parte di essi senza versare contributi, e spesso pur essendo in regola, non hanno i soldi per pagare le imposte. E' il caso, potremmo descrivere migliaia di altre situazioni. Nel loro animo queste persone vorrebbero essere ONESTE, tuttavia situazioni, forse non oneste, li trasformano in NON ONESTI. Bisogna tuttavia evidenziare che vi sono situazioni dove, si può scegliere di essere onesti, o non onesti, non da fattori esterni, come nei casi precedentemente descritti, ma da convinzioni, superbia e volontà diventando DISONESTI. Questo sembrerebbe il caso che stà facendo sorridere l'Italia e tutto il mondo, con la sola eccezione di chi aveva riposta massima fiducia e credibilità nei confronti di quel Movimento Politico che si era dato come prerogativa precostituita l'immagine di essere l'unico movimento onesto. Essere promotori ed inneggiare alla propria onestà catturando tanti consensi, va benissimo se effettivamente si dimostra di esserlo. Diverso invece quando si dice di essere onesti… e poi…. Si scopre che si è completamente all'opposto di ci si descrive. Si era glissato già su alcuni fattori circa l'onestà del Movimento, tuttavia lo scandalo che sta coinvolgendo in questi giorni deve indurre alla riflessione sull' ONESTA' di questo movimento. Dicevano di essersi dimezzati lo "Stipendio" e di versare la metà del compenso un in fondo volontario per poi mettere a disposizione delle aziende in crisi la somma raccolta. Peccato che, si sia dimostrato che molti non hanno aderito a questa, volontaria iniziativa imposta da essi stessi come regola da cui hanno fatto, a fini propagandistici, autocelebrazione. E' bastata una semplice verifica svolta da terzi e per di più esterni, per comprovare ciò che non era come decantato e spunto di orgoglio e primato, per di più si è scoperto come con un semplice e banale inganno veniva effettuato il raggiro nei confronti degli Italiani. Cari Amici del Movimento in questione, Onestà, non Onestà, DISONESTA'? Questo è il dilemma.

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