Sabato, 23 Novembre 2024 09:10

 E’ stato presentato ieri sera il nuovo Piano comunale di Protezione Civile, nella sala ‘Sant’Eugenio’ del Convento dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, in piazza Aragona. Questo un sunto degli interventi, preceduti dal momento musicale a cura di Antonio Bocchino, sassofonista di Enzo Avitabile, dal minuto di silenzio per i tre vigili del fuoco recentemente scomparsi ad Alessandria e dalla proiezione di un video con tutte le attività del locale nucleo di Protezione civile.

Anna Cioffi (consigliera comunale con delega alla Protezione civile): «Oggi partono una serie di iniziative. Nei prossimi giorni illustreremo ai ragazzi delle scuole il Piano affinché sappiano come comportarsi in situazioni di pericolo. La più grande ricchezza del nostro territorio è il volontariato».

Andrea Pirozzi (sindaco di Santa Maria a Vico): «Questo è un momento importante perché l’importanza della Protezione civile va oltre anche le grandi opere. Da stasera cominciamo a divulgare questo Piano. Il mio obiettivo è trasmettere questo piano, che non può restare nei cassetti delle scrivanie, ai ragazzi delle scuole. Il nostro comune è a rischio idrogeologico ma, nonostante le condizioni meteo delle ultime settimane, fortunatamente non abbiamo rilevato danni. Questo perché ogni anno stanziamo fondi in bilancio. Siamo orgogliosi dei nostri volontari che agiscono gratuitamente ma in maniera eccellente, come dimostra il continuo monitoraggio del territorio e delle criticità in esso presenti. In passato abbiamo avuto una lezione, che abbiamo imparato ed ora annualmente puliamo valloni, caditoie e cunette. Approfitto della presenza di amministratori di comuni vicini per dire: “organizziamoci per prevenire”. Proprio qui vicino realizzeremo una Sala operativa della Protezione civile, grazie ad un finanziamento regionale».

Pasquale Crisci (consigliere comunale di Santa Maria a Vico e consigliere Provincia di Caserta): «La Protezione Civile è senso civico di salvaguardare il territorio. Abbiamo un gruppo di giovani volontari eppure c’è chi li critica. Dovremmo essere tutti a fare azione di protezione civile. La Provincia di Caserta investirà il 70% dei suoi fondi del prossimo bilancio su strade e Protezione civile. In alcuni territori a noi vicini abbiamo assistito a scene apocalittiche. Dobbiamo essere consapevoli di dove vogliamo andare e dare ai nostri figli un futuro degno».

Giovanni Zannini (consigliere Regione Campania): «In giorni come questi si capisce l’importanza della Protezione civile. La Regione in una prossima programmazione deve dare ancora più importanza alla Protezione civile, spesso sottovalutata, e cominciare a valutare di stanziare fondi per chi sottrae tempo alle famiglie per le collettività. Ogni territorio ha i suoi rischi. Voglio riconoscere a Santa Maria a Vico il suo essere all’avanguardia nel tema: tanti comuni della provincia di Caserta non sono a questi livelli. Santa Maria a Vico per me è un esempio di buona amministrazione».

Valentino Ferrara (responsabile del settore Protezione civile ed Assetto del territorio): «“Vigileremo sui nostri concittadini indistintamente”: il motto della Protezione civile ben si adatta al nostro nucleo., che oggi conta 80 volontari e viene sostenuta dal bilancio comunale con circa 15mila euro annui per mezzi ed attrezzature. Sono ragazzi che aiutano a gestire le emergenze. I valloni ed il rischio idrogeologico sono una delle principali nostre criticità. Per far conoscere questo Piano a tutti è presente anche sul sito istituzionale del Comune. Altro rischio del nostro territorio è quello d’incendio delle colline, in alcuni casi a ridosso dell’abitato».

Carmine De Pascale (consigliere Regione Campania nonché presidente del Comitato delle associazioni della Protezione civile della Regione Campania): «Questa amministrazione comunale è sensibile come poche in regione alla Protezione civile: ogni azione che si fa in questo campo tende a salvare vite umane. E’ necessario che tutti conoscano questo Piano e che si realizzino delle esercitazioni, per informare la popolazione su cosa possa succedere e come comportarsi. Parlare di queste tematiche è sempre utile. Ultimamente non stiamo avendo tregua: alle Universiadi abbiamo impiegato 2600 volontari, abbiamo tenuto esercitazioni ai Campi Flegrei ed a Cercola».

Claudia Campobasso (dirigente Staff Protezione civile Emergenza e post emergenza della Regione Campania): «Veniamo da una settimana intensa sotto il profilo meteo e idrogeologico, con tutta una serie di allerte. Andiamo nelle scuole per fare prevenzione. Spesso si banalizza il discorso delle allerte con la chiusura delle scuole. Fare un buon Piano di Protezione civile, che conosce i rischi del territorio, è importante quanto fare rete tra comuni. Il Sindaco viene supportato nelle sue decisioni dalla struttura di Protezione civile, sulla base dell’allertamento, individuando le zone soggette ai diversi rischi. Ogni comune conosce i suoi territori. Divulgare il Piano di Protezione civile è fondamentale, come far comprendere ai cittadini i rischi cui sono esposti ed affinché si abituino ad essi, avendone meno paura. Momenti come questi sono importanti perché la Protezione civile si fa con la cultura di Protezione civile, per imparare ai cittadini le buone pratiche: perché se sanno cosa fare il nostro lavoro è avvantaggiato».

Rosa D’Eliseo (Comandante dei Vigili del fuoco di Salerno e Provincia): «Veniamo tutti da una settimana pienissima ma qui non ci sono stati problemi. Un grande rischio di queste zone sono gli incendi che deteriorano il materiale del terreno, con aumento del rischio frane. Molti rischi sono collegati tra loro. Forte qui è anche il rischio sismico, perché Avellino è vicina ed il terremoto del 1980 ha creato danni anche qui. Mi congratulo perché si sta investendo sulla sicurezza sismica delle scuole. Perché il panico che si può creare ulteriori problemi. Vi ringrazio perché i Vigili del fuoco hanno bisogno della Protezione civile e di un confronto, perché intervenire da soli diventa sempre più difficile: occasioni del genere lo rendono possibile. Siamo fratelli di un unico sistema: facciamo tutti lo stesso lavoro, con lo stesso obiettivo».

 

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