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Mamma mia che spettacolo!

  • Feb 09, 2018
  • Pubblicato in Cultura

Il paese delle grandi produzioni teatrali e dei musical di successo, si sa, è l'America. Eppure, anche l'Italia vanta ormai la sua consolidata tradizione di spettacoli, alcuni del tutto originali, altri spesso ispirati proprio a quelli americani affiancati all'originale tocco nostrano. È questo il caso di Mamma mia! che è, forse, la più celebre commedia musicale degli anni 2000, prodotta in Italia dopo 18 anni di successo travolgente e ininterrotto in tutto il mondo con la regia e l'adattamento di Massimo Romeo Piparo, prodotto da PeepArrow Entertainment e il Teatro Sistina. E proprio il Sistina ha decretato il maggior successo della produzione, iniziata con un tour estivo nel 2017 e proseguita poi con un tour nazionale nei principali teatri italiani, dalla fine dell'anno appena trascorso fino al 2018 inoltrato. Un successo così grande da aver richiesto di raddoppiare alcune date, comprese quelle tra la notte del 31 dicembre e il 1 gennaio. Pare, dunque, che tutti abbiano voluto iniziare il nuovo anno al ritmo degli Abba. E pare, ancora, che queste canzoni possano essere la colonna sonora di tutta questa prima parte del 2018. Tutti conoscono sicuramente la versione americana, basata sul libretto originale di Catherine Johnson: Mamma Mia! è la storia romantica ambientata in un'incantevole isola greca, nata dalle canzoni originali degli Abba. La produzione italiana di Peeparrow Entertainment si ispira in parte al parente americano, ma tutto è ideato in maniera originale, dalla regia di Massimo Romeo Piparo alle coreografie di Roberto Croce, le scene di Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, il suono di Alfonso Barbiero e Stefano Gorini, le luci di Daniele Ceprani. Il pubblico si ritrova travolto dalle canzoni intramontabili degli Abba come Mamma Mia!, Dancing Queen, Money Money Money, The winner takes it all e Super Trouper, per un totale di 24 brani tradotti in italiano e curati direttamente dal regista, così come per i dialoghi. I più scettici o i più affezionati alle versioni originali potrebbero storcere il naso al pensiero di non poter cantare a squarciagola le canzoni che hanno sempre conosciuto. Eppure - complice in parte anche il ritmo travolgente che resta inalterato ed è abilmente riprodotto dall'orchestra che si intravede dal palco tramite un gabbiotto - cantare e battere le mani è inevitabile. Questo è ovviamente merito degli artisti sul palco; alcuni sono nomi già ampiamente noti al pubblico televisivo. Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz interpretano i tre presunti padri della dolce Sophie, interpretata dalla giovane Eleonora Facchini. Sabrina Marciano, Elisabetta Tulli e Laura Di Mauro sono le tre esplosive Diamonds. Sicuramente i volti maschili attirano il pubblico - in particolar modo quello femminile, di ogni età - ma le vere rivelazioni del musical sono le donne: madre e figlia affiatate e sublimi, così come le due amiche di Donna Sheridan, ironiche e magistrali. Lo stesso Massimo Romeo Piparo svela come il suo intento sia proprio quello di "far scoprire al pubblico una storia super femminista in cui le donne sono le protagoniste assolute. Una favola romantica in cui a vincere è l'Amore con la maiuscola". Rispetto alla versione ufficiale, il Musical ideato da Piparo preferisce allo stile 'minimal' inglese una messa in scena più ricca e spettacolare: la scenografia è caratterizzata da più ambienti in continuo movimento, con la presenza di un pontile sospeso su acqua di mare, una barca ormeggiata e un vero bagnasciuga con scogli. A rendere tutto più reale ci sono i circa 9 mila litri di acqua, pedane girevoli, una locanda dai caratteristici colori nelle sfumature bianche e blu, e l'immancabile buganvillea fucsia che spicca sul bianco delle case così da sentirsi davvero immersi nell'atmosfera tipica dell'isola greca. Per chi avesse comunque voglia di cantare le canzoni originali, la vera sorpresa arriva nel gran finale: al termine dello spettacolo, il vero protagonista è il pubblico che può scatenarsi con la versione 'disco' della colonna sonora del musical, con tanto di schermo da karaoke. Resta solo da dire: Mamma mia! Che spettacolo!

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L’Associazione Napoli Nord Sud del Presidente Carmine Savastano di Portici (Na), confluisce nei Leoni d’Italia con l’opportunità di guidare il coordinamento dell’Isola alle prossime elezioni politiche. Ne danno notizia i rispettivi Segretari politici, Pasquale Merola per i Leoni d’Italia e Carmine Savastano di Associazione Napoli Nord Sud. Il comune intento di risolvere problemi inerenti le partite IVA, l’elevata tassazione, la legittima difesa, la sanità, il lavoro, sono stati il collante che ha determinato positivamente l’unione tra i due movimenti. I due movimenti si sono per di più trovati concordi nel volere ricostituire quella sovranità nazionale perduta e quella libertà che sempre meno viene riconosciuta al popolo Italiano. Accordo approvato all’unanimità dalla coordinatrice Nazionale Avv. Mena Buonaiuto e dai Dirigenti Nazionali Dott.re Antonio Russo e Ettore Lembo, responsabile della comunicazione.

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­ Cattive abitudini prima di andare a letto, come l'uso di pc e tablet o la televisione accesa, ma anche sonno interrotto passando dal lettone dei genitori a quello proprio: sono questi alcuni degli esempi portati dai medici e pediatri riuniti per parlare del progetto "Ci piace sognare", che ha valutato le caratteristiche del sonno nel bambino e nell'adolescente. Uno studio voluto dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) e dalla Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (Sicupp). Il progetto è nato per indagare la durata del sonno e le abitudini individuali e familiari in una popolazione di età compresa tra 1 e 14 anni, evidenziando, tra l'altro, le differenze tra le varie regioni italiane. "Centoundici pediatri italiani coinvolti, 2.030 bambini esaminati tra Nord, Centro e Sud ­ ha spiegato Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps ­ con il duplice scopo di raccogliere dati finora mancanti e fornire materiale educativo ai genitori sulle corrette abitudini al sonno nelle varie età pediatriche". Nel 2015 la National Sleep Foundation (NSF) americana ha aggiornato le proprie raccomandazioni sulla durata del sonno nelle varie età pediatriche, stilando un breve vademecum: si dovrebbe dormire tra le 11 e le 14 ore tra 1 e 3 anni, 10­13 ore tra 3 e 5 anni, 9­11 ore tra 6 e 13 anni. Dai dati del Progetto emerge poi che solo il 68,4% dei bambini tra 1 e 14 anni dorme in modo adeguato secondo le più recenti raccomandazioni, con una percentuale maggiore al Nord (72,9%) rispetto al Sud (62,8%) e in generale più bassa tra 10 e 13 anni (51,7%). Ma quali sono le principali abitudini per addormentarsi? Tv, videogiochi, tablet e PC la fanno da padroni. "Ciò che emerge ­ ha sottolineato Marina Picca, Presidente Sicupp ­ è che si legge davvero poco: basti pensare che il 65% dei bambini nella fascia d'età compresa tra i 3 ed i 4 anni utilizza la TV o un altro video per dormire. Percentuale che scende vertiginosamente al 48%, quando si tratta di sfogliare le pagine di un libro".

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Porto di Salerno visto dal treno

  • Dic 05, 2015
  • Pubblicato in Città

Una bella immagine del Porto di Salerno in una foto scattata dal treno per Napoli.

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Intervista a pasquale Merola leader del Movimento Leoni d'Italia e candidato a sindaco nella prossima tornata elettorale di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.

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