Mercoledì, 04 Dicembre 2024 09:33

Jamleh, una donna di quarantasei anni nata in Siria e moglie di un jihadista, viene lasciata dal marito che si unisce a un gruppo di guerriglieri. Quando un missile lanciato su Aleppo distrugge la sua casa, Jamleh decide di partire e il suo viaggio la porterà molto più lontano del previsto. Prima ad A'zaz, vicino al lago di Maydanki, dove incontra Thaira, una donna con la quale stringe un legame d'amore proibito, poi a Lampedusa, dopo un viaggio terribile sul Mediterraneo, e infine a Roma. Il paradiso però è sempre più amaro di quanto si immagini.

RECENSIONE
Dalle prime pagine ho percepito subito che non si trattava dei soliti romanzi semplici da leggere ma che aveva bisogno di “cure del dettaglio”. 
La Penna dell’autore Pepe interseca la storia bellica con la vita della protagonista. Costruisce e tale figura con grande sinergia e forza di vita. Riesce ad inserire, all’interno di uno scenario già articolato, una storia d’amore omosessuale, proibita, soprattutto in quel Paese. 
Anche se considerato un autore emergente riesce a costruire la struttura della storia, in modo: sapiente, lineare, con un chiaro scopo di lascia passare un messaggio importante. 
Nostalgico, doloroso, sofferto, pieno di emozioni che accompagnano il lettore fino all’ultima battuta. 
“Fortunato sia chi sfugge alla guerra per rincorrere la salvezza”.

Autore: Claudio Pepe
Editore: Leone Editore 
Traduzione: 
Genere: Romanzo
Pagine: 251
Anno di pubblicazione: 22 nov 2018

L’assenza misteriosa di Nicolò al centro di Torino, spingerà Ester nella ricerca incessante del fratello, conducendola sino alla verità. Rimasta sola, senza più risposte ormai, affronterà le incertezze con coraggio, muovendo gli eventi del racconto tenendo tutti col fiato sospeso, vivendo la trama tra il passato e il presente in una dimensione onirica verso un viaggio sconosciuto ricco di emozioni, e in parte intriso da spunti e riflessioni; quasi sotto acqua rispecchiandosi nella fragilità umana attraverserà i ricordi e la felicità perduta. L’amore e l’incontro con Cesare inoltre uniranno le speranze di Ester, che abbandonandosi alla casualità, senza potere sfuggire alle occasioni, troverà le risposte che cercava, dove la realtà spesso si confonderà con l’immaginazione. Al di fuori della città poi, il divenire raggiungerà la soglia d’equilibrio che appeso ad un filo, collegherà per sempre i sogni alle diversità. 

RECENSIONE 

Un romanzo ricco di emozioni, un viaggio tra passato e presente di mondi sconosciuti. La scrittura risulta, agli occhi del lettore, una trama ben costruita e asciutta che fa rivivere le fragilità dell'essere umano, proprio come un equilibrio che ricollegherà sempre i sogni e le diversità l’una alle altre. Solo abbandonandosi alla casualità si troveranno le giuste risposte. Ho trovato spunti di riflessione intrise a carpire la vera essenza del libro. Piacevole, solletica la curiosità del lettore fino all'ultima pagina. Anche i protagonisti sono ben strutturati, sembra quasi che abbiano un’anima che vaga tra le pagine del testo senza smettere di prendere in considerazione la persona che le sfoglia. 

Autore: Rosario Adriano Orlando 
Editore: Elison Publishing 
Pagine: 124
Anno di pubblicazione: 26 dic 2018

Quando ho incominciato a leggere ‘Aurora’ non sapevo cosa aspettarmi. Ho aperto le pagine ed ho incominciato a leggerne il contenuto. Una donna, con le sue incertezze e le sue paure. La paura di ritornare ad amare.

Poi decide d’iscriversi ad un corso di letteratura e lì che viene coinvolta da una ragazza. Una giovane acqua e sapone.

Da lì il romanzo ha incominciato ad interessarmi sempre di più e sono rimasta col fiato sospeso fino all’ultima parola. Volevo non finisse più. Confesso che avevo paura di continuare a leggere per timore che potessero finire le parole.

Aurora. Un racconto omosessuale. Anche io ho scritto un libro che riguarda questo tema e devo ammettere che tutto è scritto con tale scioltezza, coinvolge il lettore dall’inizio alla fine e ti ritrovi nei piccoli gesti e nelle parole di quelle due ragazze che si ritrovano a fare l’amore con, forse, più enfasi degli etero sessuali. E’ proprio la paura che potesse dividerle qualcuno che le faceva essere loro stesse dentro e fuori dal letto. Anche il gesto che fa Gloria ad Aurora è incredibile. Con tale delicatezza disegna un anello che racchiuderà tutto il loro essere piccole creature innocenti ma innamorate.

Vorrei davvero che la morale che narra la penna della Chisco fosse letto e compreso, perché: ‘Il mio giorno più bello del mondo l’ho vissuto con te’. Un romanzo pubblicato da BookSprint Edizione, 266 pagine a 16,90 Euro ISBN : 9788824914437, in vendita sui migliori store online e in tutte le librerie d’Italia. Un romanzo da non perdere. Ordinabile su: http://www.booksprintedizioni.it

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Intervista:

  1. Sabrina Chisco parlaci un po di te, chi sei e cosa fai nella vita?

Sono di Napoli ho 40 anni. Sono solare, amo la vita, la natura, il mare, mi piace molto passeggiare e osservare tutto ciò che mi circonda. Sono una segretaria, e nel tempo libero pratico Yoga e meditazione.

  1. In che situazione ami scrivere i tuoi libri? Di notte, di giorno, in viaggio, in una stanza particolare o in un momento preciso della giornata?

Non c’è una situazione o un luogo preciso. Cammino sempre con un quaderno ed una penna nello zaino. Tutto per me diventa fonte di ispirazione.

  1. Come nasce 'Aurora'? E' autobiografico? 

Aurora nasce così per gioco da una raccolta di pensieri e dalla voglia di raccontare anche in maniera un po’ celata la storia di un amore omosessuale con tutte le difficoltà che comporta. Non è autobiografico anche se ho preso spunto un po’ dalla mia vita e dalle persone che mi circondano...

  1. Per descrivere i protagonisti del tuo racconto a chi ti sei riferita nella vita reale? Esistono o sono frutto della tua fantasia? Se sono il frutto della tua fantasia, come li hai costruiti i discorsi ed i comportamenti di chi non è mai esistito? Ti sei appoggiata a qualche frammento di razionalità? 

Mi sono ispirata molto al mio modo di essere, ho fatto un lungo percorso interiore ed ho affidato ad ogni personaggio le varie sfumature del mio carattere.

Cosa ti ha dato principalmente l'ispirazione per la scrittura del tuo libro? 

La voglia di raccontare un amore pulito,vero, far capire alle persone che omosessuale non significa essere malati, perversi o cattive persone.

  1. Quando hai incominciato a scrivere? 

Ho sempre scritto sin da piccola mi aiuta a ricordare sempre le emozioni che provo in qualsiasi situazione sto vivendo e proprio da queste emozioni e con l’aiuto della mia migliore amica e’ nata Aurora, senza grandi sforzi,senza scervellarsi, così tutto d’un fiato in un paio di mesi.

  1. Eri sicura di diventare una scrittrice? 

Assolutamente no. Devo ringraziare la mia migliore amica che ha inviato a mia insaputa il libro ad una casa editrice. Dopo qualche giorno è stata contattata e da li è iniziato tutto.

  1. Ci sono scrittori disciplinari, metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte i loro scritti e autori che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a comporre un romanzo. Tu? Che scrittore sei? 

Io sicuramente faccio parte della categoria di scrittori che scrivono istintivamente. A volte senza rendermene conto scrivevo più’ capitoli senza mai fermarmi.

  1. Quante storie, romanzi, racconti, libri e-book hai scritto finora? 

Aurora è stato il mio primo romanzo, molti lettori mi scrivono e mi chiedono quando uscirà un secondo libro. Per il momento ho sempre con me penna e quaderno, aspetto il momento giusto.

  1. Qual è il tuo pubblico ideale? A chi lettore pensi quando scrivi?

Non ho un pubblico mirato. Ho scoperto che Aurora è piaciuto a più persone e varie fasce di età. Quando scrivo penso alle persone innamorate che nonostante tante difficoltà il loro amore vince sempre

  1. Prossimamente... cosa hai in programma? 

Il mio prossimo programma è vedere crescere la mia “Creatura” perché sono sicura che è ricco di messaggi ed argomenti sulla quale riflettere trattati in maniera semplice proprio per farsi che tutti potessero capirli.

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